#iononsprecoperché. Il portale online per divulgare la “legge antisprechi”

Il perché è presto detto: “perché sprecare non ha senso, mentre recuperare è un bene di tutti”.
Nasce proprio in questi giorni sulla base di questo più che solidale principio il progetto #iononsprecoperché [sito ufficiale], che si avvale di un portale online per informare e divulgare le buone e semplici pratiche quotidiane che possono garantire minor spreco e donare le eccedenze a chi ne ha bisogno.

Sostenitrice di questo progetto, Maria Chiara Gadda, promotrice della legge n. 166 contro gli sprechi alimentari varata nel 2016, oggi membro dell’esecutivo nazionale del PD con delega sui temi dello spreco alimentare e del recupero delle eccedenze per solidarietà sociale.

Io non spreco perche

Una legge – la cosiddetta “antisprechi” – che finalmente ha messo in evidenza e trovato delle soluzioni per una questione che era da tempo sotto gli occhi di tutti, aderendo a quelli che sono due dei principi fondamentali della nostra Costituzione: quello della sussidiarietà e della solidarietà.

Molte le esperienze positive che possono già annoverarsi tra le attività che hanno seguito l’introduzione della legge conosciuta anche come “legge Gadda”, dai banchi alimentari agli empori solidali ai ristoranti sociali.
Una rete di solidarietà e ridistribuzione delle eccedenze perché chi ne abbia bisogno possa accedere con facilità e dignità ai beni primari, quali prodotti alimentari e – a seguito delle novità che potrebbero essere presto introdotte da emendamenti oggi in attesa di approvazione – anche medicinali, articoli di medicazione, prodotti per la cura della persona e della casa e articoli di cartoleria.

Nel portale, piccole e grandi storie di chi dona e di chi riceve che possono aiutare a comprendere come ridurre gli sprechi e operare una giusta ridistribuzione sia più facile a farsi che a dirsi, soprattutto oggi che un’apposita legge ha permesso di rendere più chiare e semplici le varie formalità.

Inoltre segnalazioni di iniziative, convegni, incontri, esperienze educative…
Una nuova piattaforma online, quindi, che vuol divulgare le possibilità espresse dalla legge, sottolineando la facilità con cui oggi è possibile su tutto il territorio nazionale sia donare che ricevere, nonché essere una guida tramite esperti in vari settori che metteranno gratuitamente a disposizione le loro esperienze per tutti quegli operatori (mense scolastiche, ospedali, aziende agricole…) che vorranno poter donare prodotti in eccedenza a scopo solidale.

Buone pratiche quotidiane che hanno avuto bisogno di una legge per essere rese più accessibili, meno burocratiche e meno onerose per chi vuol partecipare alla filiera sociale.

La legge 166, infatti, ha escluso espressamente qualsiasi effetto sotto il profilo fiscale per le aziende donatrici, le quali devono soltanto seguire un semplice procedimento che serve a garantire trasparenza nei vari passaggi fino ai beneficiari finali.
E allora: visto che la legge c’è ed è operativa, ben venga questo strumento informativo e di divulgazione per chi vuol informarsi e contribuire.

Alessandra Buschi per Web Crew