Davanti e dietro alla macchina fotografica. Intervista alla fashion photographer Daniela Rettore

Daniela Rettore è un’importante fotografa di moda che può vantare numerose collaborazioni con riviste di primo piano nel mondo del fashion come – solo per fare degli esempi – Elle, Marie Claire, Harper’s Bazaar. I suoi scatti ci hanno subito colpito per l’originalità della composizione e per la rilevanza, lo spessore, delle modelle ritratte.
L’intervista che ci ha rilasciato è stata l’occasione per ripercorrere alcuni passaggi fondamentali della sua carriera e per spiegarci cosa realmente conta nel ‘dietro le quinte’ di uno shooting per il fashion.

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Foto di Daniela Rettore per Marie Claire.

La prima domanda che vorrei farti è sulla tua formazione e sulla decisione di dedicarti nello specifico alla fotografia di moda. Come nasce questa passione che poi è diventata a tutti gli effetti il tuo lavoro?

Sono un’ex modella che ha sempre avuto la passione per la fotografia. A 14 anni mia madre mi regalò la mia prima macchina fotografica…già all’epoca organizzavo piccoli servizi fotografici con le mie amiche! Negli anni ho fatto varie fotografie alle colleghe poi quando sono stata “pensionata” come modella ho iniziato a scattare alle giovani colleghe. In pratica erano dei test fotografici…le foto funzionavano così tanto che ho iniziato a ricevere tantissime richieste dalle agenzie di moda. Poi sono arrivate le aziende. Sono comunque un’autodidatta ma devo aver assorbito inconsciamente molto da tutti i servizi fotografici che mi avevano vista come testimone in passato. Tante cose le facevo spontaneamente, senza chiedermi il perché. Diciamo che iniziare con la pellicola, e con un medio formato, mi ha formata davvero molto. Con la pellicola non si può sbagliare perché le foto possono essere viste solo il giorno dopo.

Quando si guarda una fotografia di moda si tende spesso a sottovalutare il grosso lavoro che si cela dietro l’immagine. In realtà è un lavoro complesso in cui nulla è lasciato al caso. Ogni elemento concorre all’equilibrio e all’espressione di ciò che si vuole rappresentare. La scelta della modella, il trucco, la location e ovviamente l’abito…Quanto è rilevante il lavoro di squadra in questo contesto?

La produzione, cioè la scelta della location, della modella, il mood da tenere dopo aver visto e valutato la collezione, anche il make up & hair, lo styling, sono tutti fondamentali per la buona riuscita di uno shooting. Se solo uno di questi elementi è sbagliato e non funziona, può succedere “un disastro”. Personalmente ho la fissa dello scouting location che voglio sempre fare personalmente…mi son trovata in cosi tante situazioni assurde quando mi sono affidata allo scouting dei locali che potrei scrivere un libro!

fashion marketing

Mi sembra che nelle tue foto per campagne pubblicitarie la creatività sia rilevante almeno quanto la richiesta commerciale. Quanto è importante per te l’elemento “fantastico” nel racconto fotografico?

Non parlerei di elemento fantastico. Quello che caratterizza le mie campagne e le mie foto commerciali è il fatto che sono tutte molto editoriali. Le mie foto hanno poco del commerciale…potrebbero benissimo essere un editoriale moda che vedi su Vogue, Harper’s Bazaar, Elle, Marie Claire.

Per fare una buona fotografia di moda quali sono per te gli elementi essenziali e, concretamente, a cosa bisogna fare attenzione quando si lavora su un set fotografico?

Personalmente do una grandissima importanza alla modella che a mio avviso fa il 50% di un servizio fotografico. Dico sempre che con una modella meravigliosa dal punto di vista estetico, di allure e di posa fotografica, anche un fotografo mediocre e agli inizi può realizzare un buon servizio. Infatti sul set tratto la modella come la regina incontrastata, rispetto i suoi tempi, chiedo se sta bene, se ha caldo, freddo, se vuole del caffè o se ha bisogno di una pausa sigaretta…più sono carina – cosa che mi viene naturale, perché sono stata una modella e so cosa vuol dire essere trattate male – e più la modella si dà al 100%.
Il restante 50% è dato da un buon team. Un team di fiducia con cui si lavora spesso, con bravi stylist, make up artist, assistenti per le luci. Tutte persone che lavorano all’unisono con l’obiettivo di fare un bel lavoro.

Intervista a cura di Giovanna Pinto

Alcune fotografie di moda di Daniela Rettore

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