L’Antitrust contro l’influencer marketing occulto. La moral suasion di AGCM agli influencer

Quante volte hai visto una delle persone che segui con interesse su Instagram, Facebook o in video su YouTube parlare di una crema, uno shampoo, una fotocamera, una tisana o anche un hotel o un ristorante che ha provato e che – più o meno velatamente – ti consiglia di acquistare o sperimentare in base alla sua esperienza personale? Probabilmente tante e ultimamente accade sempre di più. Si tratta del fenomeno degli influencer, persone con elevato numero di followers e di interazioni sui social media in grado di creare un coinvolgimento e un legame di fiducia con gli utenti e quindi di influenzarli con i loro pareri e opinioni in merito a eventi, oggetti ed esperienze. Ormai un vero e proprio settore del social media marketing non regolamentato. Almeno fino a poco fa perché di recente qualcosa si è mosso.

Truman Show - Pubblicità occulta

Il comunicato dell’Antitrust

A luglio l’Antitrust ha posto i riflettori su questo fenomeno di marketing occulto in cui viene fatta pubblicità a prodotti e brand senza che, nella maggior parte dei casi, venga dichiarato esplicitamente. I consumatori sarebbero così oggetto di messaggi commerciali non trasparenti camuffati da video/foto-racconti della giornata dell’influencer di turno, che in cambio però è stato pagato o ha ricevuto una fornitura gratuita dall’azienda. A tutela dei consumatori invece l’Antitrust ha messo in evidenza come la pubblicità debba essere sempre chiara, dichiarata e trasparente. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (l’AGCM) è passata quindi ai fatti con un comunicato in cui annuncia un’azione di rottura o comunque una segnalazione importante.

C’è posta per te: l’Antitrust invia lettere agli influencer

Nel comunicato in questione del 24 luglio l’Antitrust dice di aver inviato delle lettere di moral suasion ai principali influencer italiani con molti follower e quindi un potenziale di engagement (cioè di coinvolgimento) molto alto per ammonirli e invitarli a modificare il loro comportamento. Come? Se mostrano dei prodotti in post, foto o video con intento commerciale perché derivati da una committenza (anche non dietro pagamento) questo deve essere immediatamente riconoscibile per cui sotto ai post dovranno inserire delle scritte che li rendano più evidenti evitando la pubblicità occulta. Dovrà esserci quindi scritto #pubblicità, #sponsorizzato, #advertising, #inserzioneapagamento, o, nel caso in cui il prodotto sia stato fornito gratuitamente, #prodottofornitoda sempre seguito dal nome del marchio.  Le lettere sono state inviate anche alle principali aziende, invitate quindi a fare la stessa cosa. Chi sono gli influencer citati? Non è certo ma indiscrezioni lasciano credere che siano Federica Pellegrini, Chiara Ferragni e Fedez, Belen, Melissa Satta, Alessia Marcuzzi e Anna Tatangelo mentre tra i brand Alberta Ferretti, Adidas e Vuitton.

Qual è stato l’esito delle lettere?

L’Antitrust ha fatto il suo comunicato ma chissà quale sarà stato l’esito di questo ammonimento agli influencer contro la pubblicità nascosta.. Le lettere hanno la forma di segnalazioni amichevoli ma ricordano con forza agli artisti coinvolti di rispettare le regole del marketing onesto e chiaro: “Se avete contratti di sponsorizzazione o se ricevete prodotti gratuiti, siete obbligati a usare hashtag che avvisino i vostri fan e i navigatori”. Come l’hanno presa gli influencer in questione? Al momento non si ha notizia di reazioni in merito alle moral suasion dell’Antitrust. Qualcuno, come Belen e Chiara Ferragni, ha inserito gli hashtag #advertising o #prodottofornitoda nei post in cui mostra abiti, profumi o prodotti vari mentre altri artisti non sembrano per ora aver apportato modifiche nella loro modalità di fare influencer marketing. Il fenomeno è comunque dilagante e non riguarda solo i grandi nomi dello spettacolo. Ci sono anche tanti ragazzi e ragazze tra fashion blogger, food blogger e così via che su Instagram, Facebook e Youtube hanno un enorme seguito di adolescenti dei quali influenzano fortemente le scelte di acquisto anche solo con uno scatto o un opinione personale. Come verrà regolamentato in futuro questo nuovo ambito di marketing? Non ne eravamo abituati ma bisognerà sicuramente farci i conti anche perché è destinato a crescere sempre di più.