Vita morte e miracoli del gruppo Priceline

Il marchio Priceline è ufficialmente nato nel 1997, aprendo il suo sito web di prenotazione viaggi l’anno successivo. La strategia di marketing fu al tempo ben indovinata – ed è passata alla storia con lo slogan “stabilisci tu il prezzo”; il timing corretto, che lo situava nel pieno del boom delle Dot-com, lo ha portato ad essere quotato in azioni nel 1999 con un ottimo presupposto finanziario.

logo Priceline

In pochi avrebbero però potuto prevedere il successo di Priceline quando gli attacchi terroristici alle torri gemelle mandarono a rovescio l’intera industria dei viaggi. Dopo l’attentato, infatti, il valore delle azioni dell’azienda si ridimensionò drasticamente, seguendo d’altronde un trend che aveva colpito tutte le agenzie di viaggio, sia che si trattasse di realtà online o fisiche. Priceline, che come molte altre rampanti dot-com venne trascinata dagli sconvolgimenti economici che seguirono, sembrava destinato ad una rapida fine.

Tuttavia, il fatto di riuscire già a ricavare autonomamente un piccolo ma interessante profitto dalle proprie entrate gli permise di restare a galla, agendo in maniera poco invasiva ma dopotutto efficace, visto che la crisi del 2008 non si tradusse in un finale scontato ma solo in una breve parentesi.

Dal 2009, l’azienda ha avuto modo di ricominciare a crescere e da quel momento non ha dato cenni di debolezza. Ha puntato anzitutto a costruirsi una reputazione positiva nel settore, facendo in modo che i fornitori la ritenessero la migliore opzione, in grado di garantire condizoni vincenti. Le espansioni all’estero hanno seguito lo stesso trend: l’Europa è stata il primo grande passo in avanti.

Qui però la strategia ha dovuto adattarsi a condizioni diverse da quelle fino ad allora conosciute, perchè gli europei erano meno abituati ai sistemi di prenotazione online rispetto agli americani; inoltre le grandi catene alberghiere non erano affatto dominanti in Europa, dove invece coesistevano piccole e piccolissime realtá locali. Venne quindi avviata una politica di avvicinamento delle più piccole strutture ricettive, facendo in modo che i moltissimi alberghi indipendenti potessero beneficiare della massiva distribuzione online offerta dalla grande azienda americana. Un modo per tradurre la frammentazione che presentava lo scenaro europeo in una carta a proprio favore.

L’azienda ha poi puntato – come la sua principale competitor, Expedia – alla sollecita acquisizione di moltissime OTA già esistenti: nel 2004 avveniva l’acquisto di Active Hotel, e un anno dopo, Booking.com. In questo modo, dopo soli due anni, il vecchio continente è giunto a genereare quasi la metà delle entrate della compagnia. La stessa politica è stata adottata per l’Asia dal 2007 in avanti, in particolare con l’acquisto di Agoda.com.

Priceline oggi possiede una rete di più di 100000 hotel con base in 90 paesi, mantenendo con un notevole margine di espansione, come l’Asia e il Sud America, il cui miglioramento delle condizioni economiche produrrà anche un aumento del numero di persone con le risorse per viaggiare.