Esci, il marketing si fa per strada

Siamo venuti a conoscenza dell’aneddoto raccontato nel video grazie al libro The Lean Startup di Eric Ries. E’ una storia che ci è piaciuta molto perché esemplifica un approccio al marketing secondo noi molto valido.

E’ vero che il marketing è in gran parte un’attività ‘da ufficio’. Il lavoro di pianificazione strategica viene fatto oggi necessariamente al computer. Così come del resto è sempre stando seduti al PC che viene svolta gran parte della ‘manodopera artigianale’ che sta dietro ad ogni campagna di marketing. Né con questo esempio vogliamo sottovalutare l’importanza degli studi analitici e del lavoro sui dati.

E’ però anche vero che il marketing è fatto anche di idee e intuizioni. In molti casi, soprattutto da idee e intuizioni. E le idee vengono spesso per strada…

Marketing strada

Il viaggio di Yokoya non è solo un’occasione per allontanarsi dalle strade conosciute, ma anche un modo per conoscere meglio il mercato, più da vicino. Perché in fondo il rischio dei dati è che siano utilissimi per descrivere la situazione così com’è ma non altrettanto validi per capire come la situazione potrebbe essere. L’intuizione coglie ciò che non è ancora stato compreso.

Negli anni in cui Yokoya compie il suo viaggio on the road, alla Toyota era diffusa un’espressione, Genchi Gembutsu. Significa qualcosa di simile a “esci e vai a vedere di persona”. L’aneddoto insomma non racconta la curiosa storia di un creativo su di giri, è invece esempio di un certo modo di approcciare al marketing.

Negli Stati Uniti il famoso motto di Steve Blank – “get out of the buildings” – significa qualcosa di simile.
Ecco, in sostanza questo. Anche per spiegarvi perché su Web Crew ci sono le foto degli skater…