Breve storia del marchio Intel

Il nome Intel è noto a tutti coloro che, in un modo o in un altro, hanno avuto o hanno che fare con l’informatica. La sua attività, infatti, risale alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso e la sua produzione è ancora oggi una delle più importanti a livello mondiale.

Nata dalla volontà dell’inventore Robert Noyce (in seguito soprannominato “il sindaco di Silicon Valley”, uno dei due inventori a cui viene accreditata la realizzazione del primo circuito integrato) e dell’ingegnere informatico Gordon Moore, entrambi a quel tempo impegnati nella Fairchild Semiconductor, la nota multinazionale statunitense vede la luce a Santa Monica con il nome di Integrated Electronics Corporation, poi abbreviato in Intel Corporation.

Siamo nel periodo in cui tutto l’universo tecnologico che oggi conosciamo sta nascendo e la storia di questa azienda e dei suoi fondatori e finanziatori (sarà infatti un finanziere statunitense, Arthur Rock, a sostenere i due soci) si intreccia a molte vicende che hanno portato allo sviluppo di tutte le tecnologie sulle quali si basa gran parte della nostra vita di tutti i giorni.

La sua produzione (che vede un iniziale insuccesso con l’introduzione sul mercato di un transistor metallo-ossido, che però non fa perdere d’animo i due imprenditori) è inizialmente incentrata su componenti per memorie, ma si sviluppa in modo notevole negli anni Settanta con la produzione di memorie DRAM, SRAM e ROM e ha una svolta decisiva quando un team d’eccezione (che comprendeva anche il fisico e inventore italiano naturalizzato americano Federico Faggin) mette a punto il primo microprocessore, l’Intel 4004, che l’azienda commercializza a partire dal 1971 e che apre la strada alla produzione di una nuova generazione di CPU, facendo diventare Intel in breve tempo la maggiore produttrice di “cervelli per computer”.

Oltre all’abbandono della produzione di memorie DRAM a favore dello sviluppo e alla produzione di CPU, gli anni Settanta vedono anche una ristrutturazione societaria della Intel e, successivamente, l’apertura del mercato anche ai dispositivi compatibili IBM. Nel 1982 IBM sceglie infatti il microprocessore 8086 per i suoi computer e Intel diventa il suo fornitore ufficiale.

Una storia che prosegue con grandi traguardi, con la sua quotazione in borsa, la conquista di una posizione leader mondiale nel suo campo (negli anni Novanta inizia infatti anche la produzione di schede madre), che rende Intel la maggiore responsabile delle innovazioni hardware dei personal computer.

In parallelo, troviamo Intel coinvolta anche in diverse e complesse controversie, comprese le molte cause impugnate dalle autorità antitrust a partire gli anni Novanta, dopo il lancio del ben noto Pentium (che unito al sistema operativo Windows 3.1 contribuirà notevolmente alla diffusione dei computer) e il controllo totale del mercato con la famiglia di processori x86.

logo - intel

Gli anni Duemila trovano Intel molto spesso sulle scene, sia per la sua produzione nel campo dei processori per computer e dispositivi informatici (conquista anche Apple, che fino al 2005 aveva solo usato processori prodotti da Motorola), ma anche per diverse questioni legali, che la vedono costretta a pagare multe esorbitanti (ne riceve anche dall’antitrust europeo per abuso di posizione dominante) e citazioni a giudizio per diverse violazioni di proprietà intellettuali e brevetti.

Nel 2007 acquisisce la Havok per lo sviluppo del settore dei videogiochi; l’anno successivo crea la Numonyx, con sede in Svizzera, che opererà fino al 2010; presenta intanto e fa uscire nuove generazioni di processori con prestazioni sempre più elevate e che offrono un minore consumo di energia (nel 2006 lancia sul mercato i primi processori quad-core, ovvero con quattro cervelli di elaborazione in un unico chip); tra il 2010 e il 2011 acquisisce la software house McAfee… Continua così con molte altre acquisizioni, che la fanno spaziare anche verso altri settori, rafforzando ancora di più la sua posizione sul mercato.

Nel 2015 inizia a interessarsi anche al mondo dei droni e avvia una partnership con Qualcomm, azienda statunitense di ricerca e sviluppo nel campo delle comunicazioni senza fili, che porta alla creazione di potenti videocamere e alla collaborazione con diverse aziende produttrici di droni.

Le notizie più recenti riguardano la decisione di Apple di interrompere la sua collaborazione con Intel e la nomina di Pat Gelsinger, da trent’anni in Intel, come attuale CEO.

Una storia insomma ricca di successi, di scoperte, di innovazione, ma anche costellata di “inciampi”, come spesso accade alle grosse multinazionali dei nostri tempi, che però non hanno fermato la scalata al successo di questa società che si è saputa muovere molto bene al grido di vari slogan che negli anni ci sono ronzati nelle orecchie, tra i quali i più noti “Intel inside” e il più recente “Look inside”, e che oggi ha una così vasta produzione di schede madri, schede video integrate, memorie flash, chipset e Bluetooth, da renderla detentrice di circa l’ottanta per cento del mercato mondiale.

Alessandra Buschi