I principali format per la pianificazione della linea editoriale di un blog

Pianificare un calendario editoriale per gestire al meglio la pubblicazione di articoli su di un blog, che sia il vostro personale o quello dell’azienda che vi paga, è un’operazione fondamentale.

D’altra parte per molti è abbastanza impegnativo riuscire a programmare in anticipo, o se possibile con largo anticipo, quelli che saranno gli spunti che si vorranno sviluppare con la scrittura di post nel corso del tempo; e se anche riusciamo agevolmente ad individuare tematiche o filoni d’approfondimento, può capitare che le intenzioni di scrittura si sfumino e che toni e idee suscitate in sede di pianificazione redazionale perdano quel mordente che ci aveva fatto preferirle in prima istanza, dando poi esito a sviluppi decisamente meno esaltanti di quelli che si erano immaginati nella fase di calendarizzazione editoriale.

In altre parole un blogger, e a maggior ragione se stiamo parlando di un’agenzia SEO o di un’intera una redazione di web writers che scrive per un magazine digitale, potrebbe trovare difficoltà a dare seguito coerente alle intenzioni editoriali pianificate in sede preliminare, disattendendo la direzione e il taglio previsto per i vari testi e generando così, magari inconsapevolmente, una discreta modifica alla linea editoriale complessiva scelta per quel determinato blog.

Se il calendario editoriale non viene recepito ed interpretato al meglio dai redattori è anche possibile snaturare l’assetto semantico che si era previsto per il dominio in oggetto, andando incontro a quelli che probabilmente saranno dei posizionamenti inaspettati, tanto nell’indice di Google quanto nell’immaginario e nella memoria dei nostri lettori in carne ed ossa.

Un buon modo per evitare errori di rotta quando si pianificano interventi editoriali di lungo periodo è quello di individuare, oltre ad uno specifico calendario editoriale entro cui orientarsi nel breve e medio periodo, anche quelli che saranno in linea di massima i format editoriali d’elezione per quel determinato progetto di comunicazione online.

Proprio come nelle redazioni televisive, il ‘format‘ invidua una tipologia di testo ricorrente entro la quale l’intervento redazionale possa trovare un alveo coerente nel corso dei mesi, o se si preferisce entro la quale le diverse tematiche trattate potranno trovare congruo inquadramento narrativo, rispettando l’unità e la coerenza della linea editoriale di lungo periodo.

Naturalmente ciascun progetto dovrebbe coltivare spazi specifici entro cui proporre format editoriali originali e decisamente targetizzati verso il proprio pubblico d’elezione.

Ma è sempre utile tenere presenti quelli che in linea di massima sono i format editoriali prevalenti all’interno della blogosfera per come la conosciamo, dalla sua origine ad oggi se si vuole.

I luoghi comuni del blogging a tutti i livelli, insomma, cui è sempre possibile ispirarsi in sede di pianificazione di progetti redazionali di ogni tipo e dimensione.

copywriting persuasivo

– La guida di base per neofiti

A prescindere dal settore di competenza, internet offrirà sempre spazio d’incontro tra esperti e neofiti su qualsiasi tema d’interesse generale o particolare. La redazione di guide – semplici o articolate, dedicate ad un pubblico generalista o neofita – sarà sempre un ottimo viatico in sede di blogging, permettendo di arricchire il dominio con un vocabolario di settore il più articolato e completo e di ‘allenare’ la stessa componente redazionale nella gestione delle tematiche specifiche del settore di cui ci si sta occupando.

Quale metodo migliore di irrobustire il proprio progetto redazionale se non quello di affrontare, più o meno sistematicamente e/o approfonditamente, una sintesi ad uso del pubblico indifferenziato o neofita dei più tipici luoghi comuni e delle problematiche specifiche emergenti nel campo in cui si sta operando?

In molti casi, manco a dirlo, tali contenuti possono ottenere particolare successo su Google, contribuendo positivamente a veicolare sul dominio quote di traffico quotidiano che potranno risultare – probabilmente – gradite ed utili per il progetto. Un evergreen che faticheremo a scrollarci da dosso.

– L’approfondimento per curiosi ed esperti

A differenza della guida di base questo tipo di format richiede l’utilizzo di un vocabolario specializzato di settore e implica necessariamente la redazione di un testo che sia in grado di inserirsi direttamente nel dibattito pubblico specifico che riguarda l’oggetto su cui interviene.

L’approfondimento dovrà in ogni caso essere fruibile per una più ampia platea di curiosi/amatori, dovendo quindi comunque conciliare le ragioni della puntualizzazione e della critica con quelle di una narrazione comunque universale e relativamente sintetica, ma dovrà sapersi distinguere per completezza d’informazioni o per l’angolatura prospettica – e critica – attraverso cui avrà saputo inquadrare il tema trattato.

Questo genere di contributi non hanno quasi mai un enorme impatto immediato in sede di generazione di traffico organico dall’indice di Google, ma possono contribuire discretamente nell’ambito di una matura strategia di trust generation sul dominio. D’altra parte questi testi possono incontrare il favore della nicchia di esperti cui ci si rivolge, nella migliore delle ipotesi, ed attrarre quindi eventi di interazione social di tenore e magnitudo tutt’altro che disprezzabili, in molti casi. Da coltivare.

– Sacrosanta attualità. Notizie, eventi ed opinioni di settore

Non importa il settore in cui state operando come bloggers. Esiste sicuramente un dibattito pubblico attraverso cui filtrare l’attualità cogente per il vostro settore d’interesse.

Restituire ai vostri lettori lo specchio di quel dibattito pubblico sarà un ottimo modo per inserirvi tra gli opinion makers e qualificarvi agli occhi dei prospect.

D’altra parte questo specifico format editoriale è gettonatissimo per tutti i blog di lungo corso, che sono sempre alla ricerca di un nuovo pretesto per alimentare la propria base storica di contenuti e che molto probabilmente hanno già sfruttato lungamente gli altri filoni editoriali; mentre troveranno sempre fonti d’ispirazione rinnovabili nel riportare l’attualità di settore, per la natura implicitamente temporanea ed innovativa di questo genere di blogpost.

Le notizie e gli eventi d’attualità possono arricchire il ventaglio narrativo di un blog di settore, che potrà tentare di sfruttare tal genere di blogpost per attrarre, sia pure per brevi periodi temporanei, un traffico in accesso che sarà tendenzialmente ben targetizzato, entro certi limiti, e che potrà anche dimostrarsi generoso ed importante nel brevissimo periodo di ‘picco’ di diffusione di una determinata notizia d’attualità; anche qui, entro certi limiti, a seconda della competizione editoriale che si potrà incontrare nei diversi settori d’intervento.

– Case history e aneddotica professionale

Un ottimo format per curare il trust del dominio, ed arricchire il ventaglio narrativo verso un pubblico specialistico o targetizzato, è quello di ricorre alla case history professionale per trattare pubblicamente temi e circostanze peculiari del nostro settore d’intervento, esaudendo l’esigenza di approfondimento senza però rischiare di incappare nel nozionismo esasperato o nella reiterazione parafrasata di contenuti già altrimenti editi online.

Una case history permette di conciliare la concretezza di una narrazione soggettiva ma qualificata con l’immaginario di un pubblico specialistico ma in definitiva indifferenziato, un testo quindi aperto tanto alla lettura dei nostri diretti competitors quanto a quella dei nostri potenziali target commerciali, per dirla con una sintesi brutale che spero mi perdonerete.

Oltre alle vere e proprie case history professionali, spesso arricchite di dati e quasi sempre fuori dalla portata del semplice redattore/blogger, sarà possibile comunque proporre al proprio pubblico un format di contenuti che siano stati ispirati – concretamente o surrettiziamente – da episodi reali connessi, in qualche modo e a vario titolo, con il settore di riferimento.

La narrazione che scaturisce da un aneddoto reale – poco importa se effettivamente accaduto o totalmente frutto dell’esigenza redazionale – potrà favorire la produzione di testi d’immediato impatto nei confronti di un target di pubblico variamente qualificato e potrà contemporaneamente offrire un ottimo viatico, in sede di pianificazione strategica, per affrontare in modo originale e creativo – almeno dal punto di vista redazionale – quei temi e quei problemi che più di altri risulteranno cogenti per il core business del progetto, fornendo in qualche modo un angolo prospettico peculiare, e supplementare, attraverso cui diversificare/potenziare la produzione di contenuti su quello specifico argomento all’interno del dominio.