Ericsson e l’ITC made in Svezia

Ericsson è uno dei principali fornitori di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ITC), ovvero sviluppa, fornisce e gestisce reti di telecomunicazione fornendo hardware, software e servizi a operatori di telecomunicazione, pubblica amministrazione e altre industrie.

Una realtà che ha una lunga storia e che dal nord Europa ha conquistato tutto il mondo, fondata nel 1876 da Lars Magnus Ericsson (a onor del vero con il notevole contributo della moglie Hilda), come negozio di riparazione di telegrafi, con la premessa che l’accesso alle comunicazioni sia un’esigenza umana fondamentale.

È su questa base che Ericsson ha da sempre perseguito la ricerca di soluzioni innovative, impegnandosi a stabilire standard aperti che rendano accessibili comunicazioni e connessioni globali, a partire dalla produzione dei primi telefoni alla gestione di reti che oggi elaborano il quaranta per cento dei dati mondiali.

Ericsson

Tanto per fare degli esempi, Ericsson è stata fondamentale nella Seconda guerra mondiale con l’introduzione delle comunicazioni tramite i suoi walkie-talkie, così come è stata protagonista nella rivoluzione tecnologica dei primi anni Settanta del secolo scorso, adattandosi ed estendendo la sua attività nel tempo, sempre con il fine di dare sempre più accesso globale alle comunicazioni.

Oggi operante in centottanta diversi Paesi, con cinquantasettemila brevetti a livello globale e centomila dipendenti in tutto il mondo, la multinazionale svedese con sede a Stoccolma conduce attualmente ricerca e sviluppo in Svezia in otto siti, dove impiega circa tredicimila persone (e Ericsson ci tiene a dirlo) di oltre cento nazionalità diverse.

In Italia è presente dal 1918 come Ericsson Italia e vede moltissime iniziative e progetti che recentemente hanno portato anche alla realizzazione di nuovi laboratori tecnologici (Innovation Garage) nati all’interno dei suoi Centri di ricerca e sviluppo di Genova, Pisa e Pagani (Salerno), con l’obiettivo, come dice Ericsson Italia stessa, di agevolare dipendenti, aziende, istituzioni, studenti, centri di ricerca e start-up nelle attività di co-sviluppo e testing di soluzioni innovative, a supporto delle comunità locali.

Soluzioni innovative quindi, oggi come oggi nell’ottica di un mondo completamente connesso, che vertono sulla facilità di utilizzo, per consentire di sfruttare al meglio la connettività.

Un’offerta che spazia tra reti e servizi digitali per tecnologie IoT (il cosiddetto “internet delle cose” basato sulla connettività di un gran numero di oggetti di uso quotidiano), 5G, virtualizzazione, automazione, intelligenza artificiale, in un’ottica di supportare la trasformazione digitale nei servizi mobili e aprire nuove strade e opportunità per il futuro.

Una ricerca continua di soluzioni intelligenti che hanno sempre avuto un forte impatto su scala globale sia su persone, aziende e sulla società, con l’intento di ottimizzare le reti di telecomunicazione e le operazioni IT con idee sempre nuove, tanto è vero che negli ultimi anni Ericsson ha aperto diversi Global ITC Center, non solo in Svezia, ma anche in altre zone del mondo, per porre le basi per lo sviluppo della prossima generazione delle infrastrutture e dei servizi cloud, che si basano su principi di sostenibilità e sull’ottimizzazione di spazi ed energia, in quanto, come sostiene Ericsson, essere sostenibili e fare business in modo etico e responsabile crea valore aziendale.

La sostenibilità, infatti, è al centro della missione di Ericsson, che ritiene fondamentale il suo obiettivo di contribuire alla realizzazione di un mondo intelligente, sostenibile e connesso, tanto è vero che è considerata tra le aziende più sostenibili al mondo.

Per Ericsson, estendere i benefici della digitalizzazione a un numero sempre maggiore di persone significa migliorare l’accesso all’istruzione e alle cure sanitarie, così come garantire una maggiore inclusione e anche intervenire attivamente nelle sfide ambientali globali.

Alla figura di Lars Magnus Ericsson oggi è dedicata una Fondazione, che si ispira agli obiettivi che hanno caratterizzato tutta l’attività e il successo di quello che è considerato uno dei veri pionieri dell’industria delle telecomunicazioni.

Alessandra Buschi