Cos’è un redirect e quando bisogna farlo

Ogni pagina presente nel web ha un indirizzo bene preciso, un URL, un codice che viene utilizzato dai browser per indirizzarci alle pagine. La logica è la stessa di quella di un indirizzo fisico, a quel determinato URL corrisponde una determinata risorsa. Come per gli uffici o negozi fisici, anche nel web è possibile che, per svariati motivi, ci si debba spostare, temporaneamente o definitivamente, in un luogo differente. Per guidare tutti gli utenti al nuovo indirizzo si usa il redirect, lo strumento più utile per passare da un URL ad un altro in maniera automatica, senza creare nessun disagio all’utente che sta cercando un contenuto.

Cos’è un redirect e quando è utile usarlo

Arrivare in una pagina che non porta al contenuto cercato è alquanto frustrante. Si traduce immediatamente in una esperienza negativa per l’utente, che è portato ad abbandonare il nostro sito e cercare altrove, ed ecco che le speranze di convertirlo in un cliente o utente fidelizzato sfumano in uno schiocco di dita. Per questo motivo i redirect sono così importanti. Qualora dovessimo cambiare indirizzo al nostro sito web, il redirect è quella funzione che ci darà la certezza che i nostri utenti trovino lo stesso la nostra pagina e vengano indirizzati nel luogo giusto.

Un redirect è un reindirizzamento automatico da un URL ad un altro. E’ una funzionalità molto utile e molto usata nel caso in cui sia necessario cambiare indirizzo ad una risorsa del web ed orientare chi la cerca verso la nuova collocazione, senza che lui se ne accorga. E’ una funzione che interessa sia l’utente, che viene reindirizzato, sia i motori di ricerca, che ricevono l’istruzione di cambio URL e sono quindi in grado di aprire la pagina al nuovo indirizzo.

redirect

I motivi per cui è necessario fare un redirect sono svariati. Quando, per esempio, vogliamo cambiare il dominio del sito, modificarne il CSM o la struttura o in caso decidessimo di fare il passaggio dal protocollo HTTP a HTTPS. O ancora quando una pagina web è in manutenzione o quando incontriamo un link rotto.

Oltre che essere utile per farsi trovare dagli utenti, il redirect è fondamentale anche per la SEO. Ogni modifica, anche la più piccola, che va ad interferire nella URL di una pagina, può portare a farla scomparire dalla ricerca. Il redirect serve a non far perdere il posizionamento della pagina nel ranking, in quanto con questa azione di reindirizzamento si sposta anche il valore, in termini SEO, che aveva la vecchia pagina. In questo senso il redirect aiuta i motori di ricerca a capire che il vecchio contenuto ha traslocato e dove si è trasferito. Come risultato, nonostante il cambio, la nostra pagina apparirà nella medesima posizione in SERP e gli utenti verrano automaticamente reindirizzati, senza incorrere nel fastidioso errore 404, la pagina che viene mostrata quando la risorsa che stavamo cercando non esiste più a quell’indirizzo.

Quali sono i principali tipi di redirect

Esistono diversi tipi di redirect, da utilizzare in base all’obiettivo che si vuole raggiungere e se vogliamo spostare la pagina temporaneamente o in maniera definitiva. Conoscere il nostro obiettivo e le differenti tipologie da utilizzare a seconda dei diversi scenari, è molto importante per mantenere l’ottimizzazione SEO del nostro sito ed evitare che gli utenti incorrano in pagine di errore.

I redirect si eprimono attraverso un codice, identificato come codice di risposta Http, che è il modo con cui comunicano con il server e gli indicano come rispondere alla richiesta dell’URL. I più conosciuti sono il 301, 302, 307 e il Meta Refresh. Mentre gli ultimi due vengono utilizzati raramente, per la loro complessità e minore efficienza, i più consigliati sono il 301 e il 302. Il 301 indica uno spostamento permanente, mentre il redirect 302 ha carattere temporaneo, viene cioè utilizzato quando si ha la necessità di reindirizzare un link solo per un periodo limitato. Nonostante Google abbia più volte ribadito che i due redirect vengono trattati allo stesso modo e che cioè entrambi trasferiscono alla nuova pagina anche il suo valore in termini SEO, il codice 301 è comunque considerato quello più sicuro da utilizzare.

Il redirect 301

Il reindirizzamento 301 indica il trasloco permanente di una pagina web da un indirizzo ad un altro. Un redirect 301 comunica al motore di ricerca che l’indirizzo di quel sito è cambiato per sempre e che, da ora in poi, deve portare tutti gli utenti che cercano quella pagina al nuovo indirizzo. Lo spostamento avviene in automatico e solitamente l’utente non si rende conto di quanto stia avvenendo. Il cambio è comunque visibile nella barra degli indirizzi, che mostrerà il nuovo URL. Quando i motori di ricerca si trovano davanti un redirect 301 in automatico aggiungono il nuovo URL all’indice, e passano il posizionamento della vecchia pagina alla nuova. I link collegati al vecchio indirizzo andranno sempre a contribuire al ranking della nuova pagina.

Monica Curreli