I social network e gli altri mass media. Intervista ad Alessia Patacconi

Influencer partnership

Pubblichiamo, per la nostra rubrica #Influ, un’intervista ad Alessia Patacconi. Alessia, presentatrice televisiva, speaker e doppiatrice, ha dei canali Instagram e TikTok attivi e ben gestiti e un’ottima conoscenza dei mezzi di comunicazione in generale.

Oltre alla lunga esperienza come annunciatrice in Rai, ai numerosi doppiaggi e alle esperienze cinematografiche (La cena di Ettore Scola, Incontri di primavera di Anna Brasi), Alessia si è anche cimentata con la scrittura, pubblicando un interessante libro, Il diario di Miriam.

alessia patacconi

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Attrice, doppiatrice, presentatrice… sei approdata sui social media conoscendo bene gli altri mezzi di comunicazione. Considerate le tue esperienze sui vari mass media, qual è l’aspetto che ti colpisce di più del lavoro tramite social network?

Il social ha un potere di comunicazione enorme, ha il vantaggio di raggiungere attraverso una live, un video, tantissime persone. Ti permette di creare una rete ed un tuo pubblico. Il modo di fare Tv oggi è cambiato, i programmi televisivi che utilizzano i social (parlo di sondaggi e dirette o semplicemente il porre domande agli utenti e di coinvolgerli) hanno avuto dei riscontri in termini di audience pazzeschi) basti citare Discover… (ultimi dati da fonte ufficiale: Un totale di 4.5milioni di fan/follower, una media di oltre 25 milioni di reach mensile, 8 milioni di video views)… oggi attraverso i social il telespettatore può decidere il finale del reality, o a scegliere che tipo di prove deve sostenere il concorrente.
E’ un nuovo metodo di fare Tv.
Tik Tok per esempio è in continua ascesa, credo che nel prossimo futuro sarà utilizzato (ancora non lo è) per fare dei caroselli (sketch) pubblicitari molto d’impatto. Vi ricordate gli sketch pubblicitari stile film degli anni 50? La pubblicità della Zucchi Spugna, oppure Falqui confetti, oppure Caballero e Carmencita per il Caffe… Torneranno nei reel di Tik Tok per proporre sketch di 60 secondi o 3 minuti con ovviamente “magie” del futuro.

Dalla tua gallery su Instagram traspare la tua passione per la moda. Hai, tra l’altro, lavorato come modella per diverse campagne pubblicitarie. Come selezioni i brand di moda? C’è uno stile che prediligi?

Sono appassionata di moda è vero, mi piace l’abito in tutte le sue declinazioni. Amo l’eleganza la raffinatezza e la semplicità ma soprattutto reputo che lo stile di ciascuno di noi sia unico. Tu puoi indossare l’animalier (che è un cult da sempre in voga) che io adoro ed indossarlo con stile. Pensate che un giorno ho indossato per uscire un completo da notte in stile animalier acquistato come tale su Shein con una scarpa da ginnastica ed ho lanciato un sondaggio “Vi piace“. Ho ricevuto tantissimi messaggi in direct da ragazze per avere link dell’acquisto e molte mi hanno risposto “ma c’è scritto da notte”… ed io ho risposto “E chi lo dice?”. Credo che ognuno di noi abbia un proprio stile, una propria femminilità e non è il vestitoa fare la moda, siamo noi che dobbiamo sentirci bene con quel vestito.

Nel tuo feed ci sono anche alcuni video molto divertenti creati con Tik-Tok. L’ironia e il divertimento sono un aspetto importante del web contemporaneo. Cosa pensi a riguardo anche in relazione al tuo lavoro di attrice e speaker?

TikTok, come Snapchat, è il futuro della pubblicità, a mio modo di vedere. Con Tik Tok ho scoperto e sto scoprendo una vena comica attraverso la mimica facciale. Nasco come attrice, ho studiato con Jenny Tamburi nella sua Accademia una grande professionista; ho unito al doppiaggio inverso una mimica facciale ed un gesticolare per poter interpretare gli “sketch” di professioniste che amo (prima su tutte la Mannino). Amo far sorridere, l’umorismo secondo me è la più grande forma d’arte.

alessia patacconi

Nel 2016 hai scritto un libro edito da L’Erudita, intitolato “Il diario di Miriam”, che affronta il tema del bullismo e del cyberbullismo. Sono argomenti estremamente attuali che riguardano la vita di tutti noi e in particolare quella degli adolescenti. Come è nata l’idea per questo libro e a chi è rivolto?

Il mio libro è stato pubblicato dalla casa editrice L’Erudita, è stato un bel traguardo per me stessa e ne sono orgogliosa, perché scrivere non è una cosa facile. L’idea è nata da un articolo di giornale nel quale una “ragazza vittima di cyberbullismo” si è tolta la vita. Da lì, dall’essere mamma, è nata una mia particolare attenzione al mondo del web nelle fasi dell’adolescenza, ho iniziato a fare domande ai ragazzi e alle ragazze ponendo attenzione a tutte quelle dinamiche adolescenziali che riguardano il mondo dei “social”. Oggi si è di fronte ad un fenomeno molto pericoloso, il bullismo si trasforma in cyberbullismo e dilaga a macchia d’olio nella rete ed è dannoso se non viene fermato. Da qui è nato il mio libro. Sono contenta perché alcune scuole del nord lo hanno adottato come testo di lettura ed ha offerto spunti di riflessione. In realtà vi confesso che ho terminato il seguito che offrirà nuovi spunti di riflessione ancora più forti, come il sexting, pratica molto in voga tra gli adolescenti con conseguenze dannose.

In conclusione vorremmo chiederti quali sono i tuoi progetti futuri. Hai un sogno nel cassetto?

Ho un progetto internazionale molto importante che per scaramanzia non posso ancora dire che riguarda la moda…
Sì ho un sogno nel cassetto che spero di poter realizzare: una Capsule Collection di intimo.

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