Come funziona l’advertising su Amazon

C’è un luogo dove ormai siamo tutti abituati ad andare a dare una sbirciata quando dobbiamo acquistare qualcosa. E’ inutile far finta di negarlo. Amazon è il più grande negozio presente al mondo. Non importa se virtuale, se gli acquisti avvengono con un click. Ciò che conta è che Amazon è entrato nella mente e nella vita dei consumatori. Anche di quelli poco avvezzi a fare acquisti da remoto. Perché, parliamoci chiaro, su Amazon, almeno una volta nella vita, ci siamo capitati tutti. Fosse anche solo per controllare quali erano i prezzi dell’oggetto al centro dei nostri desideri o per leggere le recensioni di utenti che l’avevano già acquistato e utilizzato.

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Il futuro della pubblicità è di Amazon?

Amazon è un colosso mondiale. E’ una realtà economica solida e piena di belle prospettive. Come risulta, ad esempio, anche dai recenti risultati dell’annuale ricerca dell’Harris Poll, che ha messo l’azienda di Jeff Bezos sul podio per questo 2018. E le ragioni ci sono tutte. Amazon ha rivoluzionato il modo di fare acquisti. Ha messo al centro il cliente e quel suo bisogno perenne di ricerca di consensi e di fiducia commerciale basata sul passaparola. Ha intuito le necessità dei suoi utenti e li ha trasformati in carrelli pieni e in conversioni di vendita. Tutti ingredienti questi che hanno portato l’azienda a strizzare l’occhio all’advertising.

In fondo, la pubblicità è l’anima del commercio. E Amazon è il commercio con la C maiuscola. Le ultime ricerche sull’industria del commercio rivelano quanto una grossa percentuale di consumatori consulti Amazon prima di effettuare un acquisto. Questo perché il portale si presenta in realtà come un grosso motore di ricerca per una quantità pressoché infinita di prodotti. Come e anche meglio di Google. Ed è, quindi, proprio Google che dovrà correre ai ripari per non perdere il monopolio nel mondo dell’advertising online, lasciando lo scettro ad Amazon, che già nel 2017 ha prodotto 1,7 miliardi di dollari di entrate dal comparto pubblicitario, a fronte dei 35 miliardi dell’ormai consolidato Google.

Le caratteristiche di Amazon Marketing Service

Per chi già è avvezzo a Google Adwords non sarà complicato comprendere il funzionamento dell’advertising su Amazon. La gestione di Amazon Marketing Service segue più o meno la stessa logica e diverrà sempre più fondamentale per la promozione del proprio brand e dei propri prodotti all’interno del Marketplace più conosciuto al mondo.
Della piattaforma è possibile impostare tre diverse tipologie di campagna:

  • headline search ads: si tratta di annunci che vanno a promuovere fino a tre prodotti, basandosi sulla ricerca di parole chiave. Oltre che linkare alla pagina dei prodotti stessi, possono atterrare su una landing page all’interno dello stesso Amazon. Rappresentano un ottimo modo per far conoscere il proprio brand, aumentando la knowledge.
  • sponsored product: aiuta a far aumentare la visibilità della marca, in quanto gli annunci possono essere visualizzati sulle pagine dei risultati di ricerca, nella cosiddetta SERP di Amazon, o nel carosello dei prodotti consigliati.
  • product display ads: sono quegli annunci che si posizionano all’interno della vetrina del venditore o di un suo competitore e sono principalmente basati sugli interessi mostrati dagli utenti.

Per poter iniziare una campagna di advertising all’interno di Amazon è necessario collegarsi alla pagina del Seller Center e loggarsi con le proprie credenziali. Non esiste un minimo di budget e il funzionamento, come dicevamo sopra, è simile alle aste di Google Adwords: verranno, infatti, mostrati agli utenti gli annunci più pertinenti per prodotto e target e gli inserzionisti si aggiudicheranno così l’asta, andando a pagare solo per il click.

Anche chi non è un venditore all’interno di Amazon può diventare un suo inserzionista. Amazon, infatti, ha aperto anche alle pagine esterne, ma in questo caso bisognerà contattare un referente commerciale e il budget minimo di investimento è pari a 10.000 euro.

Perché utilizzare Amazon Marketing Service

Partiamo dal presupposto che Amazon ha una marea di dati riguardanti i suoi utenti e soprattutto che i suoi utenti hanno una naturale predisposizione all’acquisto. Quando si naviga su Amazon si compiono, infatti, ricerche ben precise. Perché stiamo cercando un oggetto da comprare. Ecco perché investire parte del budget nell’advertising di Amazon può essere un’idea vincente. Perché si va a posizionarsi laddove i clienti ci stanno già, in qualche modo, cercando.

E’ poi possibile inserire Amazon in una strategia più ampia e attuare campagne di crosselling e upselling. Inoltre, è interessante il modo in cui si possono targetizzare gli annunci stessi: si può infatti selezionare come target anche il codice ASIN ovvero il codice dei prodotti, propri o dei propri competitor, andando così ad inserirsi nelle vetrine di altri venditori concorrenti.

E’ vero che investire una parte del proprio budget sulla pubblicità su Amazon può significare vedere i propri introiti sulla singola vendita ancora maggiormente diminuiti, considerando anche il fatto che per ogni vendita viene pagata una commissione al marketplace. Considerate, però, che l’algoritmo di Amazon premia nel ranking i prodotti e i seller con maggiori vendite. Questo porterà chi decide di utilizzare Amazon Marketing Service, non solo ad aumentare le vendite grazie alle sponsorizzazioni, ma ad avere anche maggior visibilità organica. Detto in parole povere, l’advertising su Amazon merita una possibilità. Non fosse altro perché rappresenta una grossa fetta del mercato pubblicitario dell’immediato futuro.

Giulia Salis