La differenza tra articoli informativi e commerciali
Gli elementi che è necessario tenere in considerazione quando ci si occupa di copywriting sono davvero molti, e anche se si acquisisce una buona pratica e familiarità con un tipo di scrittura adatta a comunicare sul web, capita talvolta che si dia più rilievo a un aspetto rispetto a un altro e che ci si “dimentichi” di impiegare tutte quelle strategie di scrittura utili perché un proprio testo venga notato, letto – e si spera ritenuto interessante – da chi se lo trova davanti agli occhi.
Uno tra gli “ingredienti” che non dovrebbe mai sfuggire e sul quale è importante porre attenzione è l’intento con cui un testo – ogni testo – viene scritto.
Considerando l’ambito del web copywriting è infatti necessario avere presenti quali sono le strade che percorrerà un utente per arrivare ad avere sul proprio schermo un determinato testo e, ancor prima, qual è la sua intenzione quando effettua una ricerca.
Alcuni, per esempio, potrebbero rivolgersi a Google per cercare informazioni su una determinata tematica, altri invece utilizzare la rete già con l’intenzione di ottenere indicazioni su come acquistare qualcosa.
Siamo quindi di fronte a una diversa tipologia di intenti, di cui chi scrive dovrebbe tener conto.
Articoli informativi e articoli commerciali, quindi, sono articoli che rispondono a una diversa intenzione di ricerca, benché non sia da escludere che il comportamento dell’utente, a seguito della lettura di un testo informativo, possa poi rivolgersi anche a soddisfare un suo desiderio di acquisto. Di qui, la considerazione che per un testo informativo potrebbe risultare utile la pratica di indirizzare l’utenza – quando lo si ritiene pertinente – anche verso una comunicazione relativa a una transazione economica.
In generale, comunque, la caratteristica di essere “accattivante” rimane, per un articolo scritto in rete, quella fondamentale. Un principio che, sia si intenda scrivere un articolo informativo sia un articolo commerciale, non andrebbe mai dimenticato. Da considerare, infatti, che può sì esserci una fetta di utenza che avvia una ricerca con l’intenzione specifica di comperare, ma che le persone che vanno dritte all’acquisto senza informarsi e valutare – soprattutto di questi tempi – non superano di certo chi desidera innanzitutto informarsi.
Quindi, d’accordo che a intenzioni diverse degli utenti bisognerebbe rispondere con copywriting diversi, ma secondo il mio parere – ferma restante l’importanza di base che una buona scrittura, sempre, debba partire da un italiano corretto e da una struttura sintattica corretta – un articolo informativo che riporta informazioni interessanti ed esaurienti può, senza problemi, anche indirizzare i fruitori verso una scelta d’acquisto.
Alessandra Buschi