La centralità delle immagini nel web design contemporaneo

Chi lavora all’architettura di un sito deve tener conto di molti elementi che rispondano a diverse esigenze e che, nell’insieme, proprio come nell’architettura di un palazzo o di un giardino, “funzionino” nell’insieme, creando una struttura efficiente e armonica.

Si tratta di definire sia una buona strutturazione sia una buona organizzazione di ogni elemento, in modo che il tutto risulti favorevole alla fruizione del sito e perché, insomma, esso abbia successo.

Per realizzare un sito, infatti, proprio come in architettura, è necessario avere diverse competenze e, nello specifico, avere conoscenze in materia di comunicazione digitale, usabilità (ovvero efficacia, efficienza e soddisfazione degli utenti), accessibilità (facilità di fruizione da parte di tutti) e anche la capacità di quello sguardo d’insieme che rende uno spazio armonico e funzionale.

La comunicazione visiva è senza dubbio una delle componenti della progettazione di un sito web molto importante, che incide notevolmente sul suo “disegno” e quindi sulla sua forma, sulla sua fruibilità e sul conseguente successo che esso avrà o non avrà.

È quindi necessario saper creare buoni oggetti visivi e dar loro una disposizione adeguata nello spazio, in modo che sappiano comunicare in modo efficace il messaggio che si vuol veicolare.

Un lavoro complesso, tant’è vero che oggi il web design coinvolge diverse figure professionali con ruoli e competenze distinte, con una suddivisione che generalmente riguarda il backend, ovvero il lavoro svolto “dietro le quinte” di un sito, non visibile all’utente (sostanzialmente quello di programmazione e di sviluppo) e il frontend, cioè il lavoro che poi l’utente sperimenta, ovvero la grafica e la sua applicazione che rende effettivamente fruibile un sito. Conoscenze quindi riguardo elementi tipografici (caratteri, loro dimensioni, colore…), attenzione alla leggibilità dei contenuti, ma anche la conoscenza di adeguati strumenti, quali software per pagine web, programmi di elaborazione grafica e ovviamente linguaggi di programmazione.

Se andiamo indietro nel tempo e diamo uno sguardo ai primi siti realizzati a partire dall’avvento del world wide web (primo in assoluto, che ha dato vita al mondo del web, quello messo online nel 1991 dall’informatico inglese Tim Barners-Lee), è evidente come la grafica sia cambiata e come tanti elementi che nel tempo apparivano “belli” siano stati accantonati.

immagini web design

La tendenza, nel tempo, è stata infatti quella di semplificare, di “pulire”, rendere essenziale e sempre più funzionale un sito, sulla base del modo in cui è cambiato l’utilizzo della rete da parte degli utenti, delle esigenze che hanno le aziende che lo utilizzano per veicolare la loro comunicazione e avvicinare i potenziali clienti, dell’esigenza di avere un design più responsivo che si adatti ai molteplici dispositivi sui quali un sito viene visualizzato e anche rispetto a cosa più cattura oggi l’attenzione dell’utente.

Le immagini giocano oggi più che mai un ruolo fondamentale nel web design, soprattutto per il fatto che, rispetto al testo, hanno un alto potere comunicativo. Esse infatti consentono un approccio immediato, catturano subito l’attenzione, sono di impatto, suscitano velocemente emozioni, si ricordano con facilità e, in una comunicazione globale come quella attuale, risultano essere un linguaggio universale, in quanto eliminano quelle barriere linguistiche che invece un testo potrebbe imporre.

Un aspetto importante, nel web design contemporaneo, è quello di realizzare siti in cui i contenuti visivi riescano a veicolare messaggi in modo funzionale, ma perché ciò abbia un effettivo riscontro è necessario che la scelta delle immagini e la loro integrazione nel sito siano fatti con cura.

Oggi la tendenza è quella di immagini di qualità, posizionate in modo adeguato, coerenti con il sito, che creano un’atmosfera, perché gli utenti non vengano solo “catturati”, ma ricevano una giusta impressione e riescano, nella moltitudine di realtà che popolano il web, a riconoscere l’identità di un determinato sito, la sua “personalità”, e possano fruirne con la piena soddisfazione e la massima semplicità.

Alessandra Buschi