Pinterest è diventato uno strumento particolarmente importante nelle strategie comunicative di moltissime aziende e brand. Uno dei punti forza di questo social network ideato nel 2010 da Evan Sharp, Ben Silbermann e Paul Sciarra è senza dubbio il largo spazio concesso al fattore visivo e alle immagini all’interno dello spazio. È questo un aspetto che, soprattutto se curato sotto il profilo del marketing, consente di presentare agli utenti la propria identità all’interno della rete in maniera intelligente ed efficace.

Viviamo in un mondo in cui le immagini sono un elemento essenziale e in grado di comunicare concetti, emozioni, percorsi e storie spesso in maniera più diretta del linguaggio verbale. Le immagini colpiscono chi osserva, incuriosiscono e vengono memorizzate rapidamente andando a organizzarsi in una vera e propria narrazione. Esiste un termine preciso con cui si indica questo fenomeno ed è proprio visual storytelling. Lo sviluppo di una narrazione visiva viene agevolata dalla presenza e diffusione di dispositivi come smartphone e tablet sempre più avanzati sotto il profilo tecnologico, strumenti nei quali la comunicazione passa necessariamente attraverso immagini, video, foto e viene incentivato dalle numerose applicazioni legate ai nuovi social.

Sappiamo quanto è importante per una realtà aziendale o culturale essere presenti oltre che in una dimensione fisica anche nella rete tanto che potremmo affermare non basta essere presenti ma è necessario anche essere attivi nel web. Occorre creare un movimento di dati, uno scambio di contenuti che generino un confronto tra gli utenti che vivono il social quotidianamente.

Pinterest presenta numerosi vantaggi proprio in quanto strumento nel quale la componente visiva è importantissima e soprattutto facile da condividere. Si tratta di un punto forza da non trascurare in quanto questo strumento presenta non solo la possibilità di visualizzazione ma anche quella di condivisione delle immagini attraverso un link che collega le stesse direttamente al sito o alla pagina che si intende promuovere.

Allo stesso tempo gli utenti che seguono lo spazio sul web, o followers, possono interagire e scambiare opinioni, commenti sui contenuti condividendoli attraverso il repin sugli altri social network di cui si dispone. In questo modo si verifica una diffusione capillare delle notizie legate al brand all’interno del mondo degli appassionati del prodotto.

Come utilizzarlo? Semplice, attraverso l’iscrizione a Pinterest si creano delle vere e proprie cartelle o board in cui vengono organizzate le immagini o i cosiddetti pin. Ogni cartella può contenere diversi contenuti visual e ogni pin può indirizzare a un determinato link che porta l’utente al proprio sito o blog. Pinterest presenta anche la possibilità di ricorrere a categorie in modo che i propri contenuti vengano organizzati secondo un criterio di fruizione ben preciso.

Come mai Pinterest è da qualche tempo uno dei social più utilizzati? Come per moltissimi altri aspetti della vita sociale, il motivo alla base di questo successo è legato alla presenza di un fattore importantissimo: la capacità di veicolare emozioni in maniera rapida e semplice. Contenuti visivi curati con passione rappresentano un biglietto da visita essenziale per la presentazione della propria identità. Per raggiungere degli obiettivi efficaci e duraturi in termini di marketing non è sufficiente solo rappresentare concetti ma raccontarli senza il timore di esporsi, con spontaneità, in maniera genuina, parlando al cuore e alla mente di un interlocutore che ormai ha sempre più dimestichezza con i mezzi tecnologici.

Potrebbe infine sembrare paradossale ma in un mondo così influenzato dalla tecnologia sembra che a vincere, ancora una volta, sia il mondo delle emozioni, dei ricordi, in altre parole la capacità di presentarsi al mondo secondo una sensibilità che di fatto è tutta umana. Pinterest sembra ricordarci proprio questo trasformandosi in una vetrina dove ognuno può raccontarsi attraverso le immagini che sono più in grado di parlare di noi, del nostro lavoro, delle nostre passioni. Perché, si sa, anche l’occhio vuole la sua parte!