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Inbound Marketing

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Agenzia Inbound Marketing Produzione di contenuti come strategia di marketing

Web Crew è un’agenzia di growth marketing che si occupa di progettare ed eseguire operativamente strategie di inbound marketing volte all’attivazione di flussi di traffico targetizzato tramite la creazione di contenuti dedicati.

Come agenzia di inbound marketing Web Crew può creare una linea editoriale capace di attirare e intrattenere il pubblico profilato, generando attenzione nei confronti del committente da parte di fruitori digitali selzionati in funzione dell’interesse commerciale dell’azienda.

I contenuti, testuali, iconografici ed audio-visivi, hanno il potere di offrire al pubblico informazioni, generando consapevolezza intorno ai prodotti o servizi aziendali. Il racconto delineato può alimentare aspettative e stimolare il beneficio emotivo del target, contribuendo nella generazione di valore e all’attivazione di flussi commerciali di medio o lungo periodo.

Strategie di Inbound marketing

Web Crew disegna strategie di inbound marketing da quasi vent’anni. Dalla progettazione alla redazione, dal posting fino al monitoring in tempo reale, ci occupiamo dell’intero processo in ogni fase di operatività. Costruiamo presenza digitale con siti internet e profili social media, dando spazio e creando valore alle aziende clienti.

Se vuoi ricevere un parere preliminare, contattaci per spiegarci le tue esigenze specifiche.

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    Attira, converti, chiudi, delizia

    Esiste una sorta di “motto” in 4 parole per riassumere una delle pratiche di marketing più diffuse degli ultimi tempi che se ben applicata porta ottimi risultati. Parliamo dell’inbound marketing che – in sintesi – vuol dire essere intercettati da persone potenzialmente già interessate ai prodotti o servizi del tuo brand, creare una relazione e fidelizzare: tutto ciò attraverso una buona strategia di content marketing messa in atto tramite post sul blog, video, podcast, newsletter, social media. Si configura come l’opposto dell’outbound marketing che va invece a “chiamare” ed attirare l’attenzione dei potenziali clienti direttamente attraverso le classiche forme di pubblicità, l’email marketing, gli annunci alla radio e così via: una strategia questa che va quindi a cercare direttamente i clienti interrompendo quello che stanno facendo invece che puntare a farsi trovare come accade con l’inbound marketing. Una tecnica, quest’ultima, particolarmente di successo per i piccoli business o per le compagnie B2B per trovare naturalmente clienti online.

    Ma veniamo al motto dell’inbound marketing dovuto al fatto che il processo si realizza in 4 fasi che servono per attrarre persone sconosciute verso l’azienda, trasformarle in clienti e poi in promotori del marchio:

    1. Attrai: come si attraggono nuovi utenti sul tuo sito e quindi verso al tua attività senza andare a cercarli direttamente? Come dicevamo prima un ruolo fondamentale lo ha il content marketing inteso come produzione di contenuti di qualità e cioè utili ed interessanti per il pubblico pubblicati ad esempio sul blog aziendale e sui social media. Contenuti di valore che siano significativi e coinvolgano i lettori e che siano anche ottimizzati in ottica SEO. Per farlo occorre però una precedente fase di analisi del target e delle keywords che ci permetta di capire su quali elementi puntare.
    2. Converti: dei contenuti di qualità e una buona landing page con una una buona call to action dovrebbero portare gli utenti attratti verso il tuo sito a compiere l’azione successiva. Questa consiste soprattutto nella compilazione dei dati in un form per essere iscritti ad una newsletter o per ricevere del materiale messo a disposizione.
    3. Chiudi: la “chiusura” può avvenire anche molto tempo dopo rispetto alla conversione e può richiedere ad esempio una fase di DEM, ovvero di direct email marketing specifica per ogni utente iscritto alla lista in modo pertinente ai suoi interessi. L’email marketing dovrebbe in seguito portare l’utente a compiere l’acquisto del tuo prodotto o servizio ed esserne soddisfatto tanto da diffondere la voce perché ormai è stato fidelizzato.
    4. Delizia: una volta che i clienti hanno acquistato il tuo prodotto o servizio dovresti intrattenere con loro una relazione non commerciale ma personale che li porti a diventare anche promotori del brand. La promozione si può realizzare creando passaparola online e offline attraverso recensioni positive, commenti o condivisione di foto e post sui social che creino interesse anche in altri utenti non precedentemente raggiunti che a loro volta così si interesseranno al brand.

    L’inbound marketing è quindi una metodologia che comprende tutto un insieme di precise azioni e strumenti di marketing volte ad ottenere l’obiettivo di trovare clienti online grazie alla qualità della tua presenza online e dei tuoi contenuti. Una nuova tecnica di marketing molto più funzionale rispetto alla vecchia scuola che permette di trasformare gli utenti da estranei in clienti fino a promotori del brand. Tu lo hai già provato?

    Quali sono le differenze tra Inbound Marketing e Outbound Marketing?

    L’outbound marketing e l’inbound marketing sono due strategie commerciali molto diverse.
    Con le tecniche di outbound marketing l’azienda o il brand mira a trovare nuovi clienti, urlando il proprio messaggio promozionale a quante più persone possibile.

    Al contrario l’inbound marketing serve a farsi trovare da tutti quegli utenti che in un determinato momento ed in determinati contesti stanno cercando prodotti o servizi per risolvere un loro particolare problema.

    Spesso gli esperti del settore paragonano queste due tipologie di marketing al martello ed alla calamita. Questo perché, mentre con l’outbound marketing si tartassano i potenziali clienti promuovendo fino allo sfinimento i propri prodotti nel tentativo di trovare qualcuno disposto all’acquisto, con l’inbound marketing si attraggono naturalmente i consumatori intercettando alcune delle loro specifiche esigenze.

    C’è comunque da tener presente che il marketing tradizionale (outbound) sembra passato di moda e considerato ormai obsoleto ed inefficace.
    Il declino delle vecchie forme di marketing è giustificabile se si considera quanto siano cambiate le abitudini delle persone con lo sviluppo delle nuove tecnologie e soprattutto di Internet.

    I nuovi consumatori sono stanchi delle vecchie forme di pubblicità, troppo invasive e fastidiose. Nessuno ama più essere interrotto da spot pubblicitari o da call center, mentre si è impegnati a fare altro. Ormai ciascuno considera il proprio tempo e la propria attenzione come due beni preziosi.

    Prima di acquistare un qualsiasi prodotto l’utente medio fa ricerche su Google, visita le pagine social dell’azienda che gli interessa e chiede un parere ai suoi contatti.
    Un modo d’agire totalmente diverso da quello che poteva avere il consumatore di qualche decennio fa. Risulta necessario quindi ripensare a come rapportarsi con i propri potenziali clienti, in modo da trarne il massimo vantaggio, economico e non, utilizzando nuove strategie e nuovi canali disponibili.

    Mettiamo ora a confronto outbound marketing ed inbound marketing così da evidenziare quelle che sono le caratteristiche distintive di questi due modi di agire, così diversi tra loro.

    Strategia e strumenti

    Per pianificare e mettere in pratica strategie di outbound marketing occorre utilizzare come strumenti principali i media di massa (Tv, radio e stampa). Mezzi con cui non si vuole certo colpire un pubblico specifico, ma garantire la massima visibilità del messaggio pubblicitario, che dovrà raggiungere il maggior numero di utenti possibile.
    Campagne di questo tipo sono molto costose, occorre ripeterle più volte ed i risultati che si ottengono spesso non sono adeguatamente misurabili.

    Si corre inoltre il rischio di provocare, data la persistenza che caratterizza l’outbound marketing, un sentimento di avversione nei confronti del brand, da parte di chi non trova interessante ed utile il messaggio promozionale insistentemente proposto.

    L’inbound marketing serve invece ad intercettare esigenze specifiche di un particolare pubblico. Si studiano attraverso appositi tool quelle che sono le abitudini di ricerca degli utenti, quelli che sono i loro interessi e le loro preferenze.
    Tutto questo servirà a fornire contenuti su misura per loro, utili non solo ad informarli sul proprio prodotto, ma anche a risolvere problemi di vita quotidiana. Questi contenuti saranno la base da cui partire per creare conversazioni e rapporti di fiducia a lungo termine.
    È fondamentale inoltre per le aziende pensare in ottica SEO e rendere quindi visibili in modo organico i propri prodotti sui principali motori di ricerca.

    Infine, in una strategia di inbound marketing che si rispetti, si devono utilizzare i social media in modo da entrare in contatto diretto con propri potenziali clienti, far nascere conversazioni intorno ai propri prodotti e creare passaparola.

    Blog e social network permettono, se utilizzati correttamente, di far diventare virale il messaggio promozionale, di arrivare a persone realmente interessate senza infastidire e di raccogliere dati che riguardano gli utenti con il loro pieno consenso.
    Il passo in avanti rispetto al marketing vecchia scuola è evidente.

    Costi e misurazione delle performance

    Come è stato detto in precedenza, alle campagne di outbound marketing corrisponde un dispendio di risorse economiche non indifferente.
    Basti pensare quanto costa ad un’azienda acquistare spazi pubblicitari in TV e quanto deve spendere per mantenere la propria pubblicità sulle pagine di un giornale.

    La spesa da sostenere perché l’azione di outbound marketing sia realmente efficace è ciclica, va rinnovata al termine di un determinato periodo. Solo grandi aziende possono permettersi investimenti di questo tipo.

    Si tratta di un tipo di pubblicità che presenta alcuni aspetti critici da non sottovalutare.
    Il rapporto che si instaura tra brand e potenziali clienti è unidirezionale e a breve termine. Quello dell’azienda è un vero e proprio monologo sul proprio prodotto senza che dall’altra parte ci sia alcuna possibilità di dare una propria opinione o di interagire.
    I risultati di una campagna di outbound marketing non sono facilmente misurabili anche per questo motivo.

    Quante aziende conoscono il numero di utenti realmente interessati allo spot televisivo (o radiofonico) sul proprio prodotto? Quante sanno con precisione chi ha letto il proprio volantino o la propria inserzione pubblicitaria?

    I dati che si possono ricavare in questo caso sono davvero minimi e superficiali.
    Con l’inbound marketing si assiste ad un processo del tutto opposto.
    La visibilità dei post, il posizionamento della propria azienda nelle SERP dei principali motori di ricerca, l’engagement prodotto dai propri contenuti…. Sono tutti fattori misurabili statisticamente.

    Internet consente infatti di monitorare la propria campagna di inbound marketing in tempo reale, di valutare ciò che funziona e ciò che non funziona della propria strategia e di apportare modifiche dove necessario.

    Il rapporto del brand con il proprio target è continuo e perdura nel tempo, non si limita solo alla vendita. Con l’inbound marketing cresce la fiducia nei confronti delle aziende che sanno diventare un vero punto di riferimento per il proprio pubblico.
    Non vi sono, quindi, spese difficili da sostenere, si tratta solo di investire un budget, spesso più ridotto rispetto al marketing outbound, nella produzione di contenuti di qualità e di valore. Questo consentirà di ottenere benefit a lungo termine, come appunto la fidelizzazione dei clienti.

    Progettazione di strategie di inbound marketing vincenti

    Migliora i tuoi risultati SEO con l’inbound marketing

    Nel breve periodo un sito di recente pubblicazione può attivare i suoi flussi di cassa ricorrendo alla pubblicità in regime di pay-per-click, come quella di Google Ads.
    Contemporaneamente si avrà tutta la convenienza nell’ottimizzare alcune tra le pagine principali del sito per le keywords di ricerca più attinenti con il business effettivo offerto dal sito stesso, lavorando nel tempo per raggiungere un buon posizionamento organico su Google.

    L’advertising e il posizionamento su Google tramite operazioni SEO sono infatti due tra le tecniche di acquisizione di visibilità più diffuse ed apprezzate online.
    Un sito ben posizionato e ben pubblicizzato può raggiungere il proprio pubblico e quindi convertirne una parte in clienti paganti, sostenendo la crescita e compensando le spese effettuate nel medio periodo.

    La pubblicità su Google Ads ha un costo rilevante, ma se ben gestita funziona molto bene.
    Anche il posizionamento organico tramite pura SEO ha costi che possono diventare più che rilevanti, soprattutto se perseguito senza un autentico piano di crescita dei contenuti on-site.
    Ma senz’altro anche la SEO rappresenta una tecnica di penetrazione commerciale irrinunciabile per un sito internet votato alla vendita (o alla generazione di contatto commerciale di altro tipo, ovviamente).

    Eppure viene da chiedersi se non ci sia davvero altro, qualcosa che possa affiancare queste tecniche di breve-medio periodo costruendo visibilità e stimolando i contatti come e meglio di queste due risorse ormai classiche nel paniere di strumenti sfruttati dalle aziende che vendono online i propri servizi o prodotti.

    Cosa c’è oltre a questo?
    Come sviluppare la presenza digitale di un’azienda dopo che i pilastri cardine della SEO e del SEM sono già stati attivati in modo congruo?

    Aspettative dell’inbound marketing

    Dal punto di vista operativo una campagna di inbound marketing ben progettata diventa un asset trainante nello sviluppo del posizionamento organico di un sito web.

    D’altra parte anche la visibilità spot generata tramite ads, per esempio, può essere opportunamente impiegata in una strategia di inbound per amplificare il potenziale di alcuni contenuti specifici, come anche per attivare semplicemente quei meccanismi di proliferazione pubblica, magari su piattaforme social, che molto spesso possono portare vantaggi di breve e di lungo periodo per l’azienda che ne beneficia, generando risposte/contatti e moltiplicando la visibilità di brand.

    L’inbound marketing non è quindi alternativo alla SEO o al SEM classico, ma anzi si interfaccia con questi approcci ampliandone gli orizzonti.

    Una strategia di inbound marketing mette al centro della sua azione il content, che viene stavolta inquadrato come autentico cavallo di Troia per la penetrazione commerciale dell’azienda che se ne fa interprete.

    Il bersaglio della campagna inbound è stavolta direttamente il pubblico, a differenza della SEO classica dove veniva (e viene ancora) generata l’architettura testuale del sito a partire da un’analisi rivolta esplicitamente al motore di ricerca e al suo indice organico.

    Il contenuto viene davvero concepito in funzione del pubblico che si intende individuare come target potenziale della campagna; eppure sarà proprio questo approccio che porterà il sito ad ottenere i migliori risultati SEO della sua storia, allargando le possibilità di contatto e potenziando concretamente la long tail di risultati utili dal punto di vista immediatamente commerciale.

    Il content di una campagna di inbound marketing può infatti costituire la linfa energetica ideale per maturare un approccio SEO moderno e – viene da dire – imbattibile per i competitor, che nel frattempo si limitano a perseguire le più classiche strategie di ottimizzazione e posizionamento su Google.

    Contemporaneamente la ‘nuova SEO’ che scoprirete grazie all’inbound sarà la base per una comunicazione pubblica (in ambito digitale) di tutt’altro tenore, che vedrà il vostro sito divenire veramente una fonte attiva ed attendibile nel vostro settore.

    Prima di Google, sarà il pubblico a riconoscere il sito come meritevole di fiducia e di attenzione.

    Nel lungo periodo il ‘content’ restituirà il suo valore moltiplicato per cento.

    1 – La crescita in ambito SEO determinata dalla campagna inbound genererà flussi di traffico organico via via più cospicui, che agiranno positivamente sulle vendite o sui lead esercitati dal sito.

    2 – Alla crescita del traffico organico si aggiungerà una crescita del traffico da piattaforme social, sia per la proliferazione spontanea presso il pubblico che per l’azione diretta (e calibrata) del content indirizzato sulle diverse piattaforme.

    3 – Le dinamiche di crescita del traffico web contribuiranno alla proliferazione del brand nel settore di riferimento.

    4 – La riconoscibilità pubblica del brand, stimolata dalla strategia inbound, farà lievitare la fiducia suscitata dall’azienda nel suo settore di riferimento. Tale autorevolezza pubblica favorirà la conversione diretta del lettore (che più facilmente sarà disposto a favorire l’azienda nel momento in cui dovrà divenire cliente dei servizi o prodotti offerti dal sito).

    5 – La persistenza dell’offerta di contenuto da parte dell’azienda creerà una posizione di vantaggio difficilmente raggiungibile da parte di competitor che non abbiano le stesse basi digitali, o che semplicemente avvieranno le proprie strategie di sviluppo del content tra qualche anno, quando ormai tutti saranno costretti a ‘tentare’ questo tipo di approccio (anche per il prevedibile intensificarsi dei costi per l’adv classico).

    Inbound marketing: attirare i clienti con un blog aziendale

    In una strategia di inbound marketing che funzioni non si può prescindere dall’avere un blog aziendale curato, aggiornato e ricco di contenuti di qualità< che portino valore e siano utili per gli utenti. Ti sembra tutta teoria e niente pratica? Parole che hai sentito mille volte ma non hanno un fondamento?

    L’inbound marketing ci dice che invece un blog aziendale può farti raggiungere obiettivi concreti consentendo di farti trovare dai clienti potenzialmente interessati al tuo brand e quindi ai prodotti o servizi che vendi. Una strategia di inbound marketing si svolge infatti in quattro fasi una legata all’altra: attira, converti, chiudi, delizia. Il re della prima importantissima fase di attrazione può essere proprio un blog aziendale poiché se ben gestito è un portatore naturale di utenti verso la tua azienda.

    Come fa un blog ad attrarre clienti verso l’azienda?

    Uscendo dalle dinamiche tradizionali dell’outbound marketing che tende a intercettare direttamente i clienti attraverso tecniche pubblicitarie interruttive, il blog porta invece gli utenti in modo spontaneo verso l’azienda. Questo attraverso contenuti di valore ed efficienti pubblicati secondo un calendario editoriale precedentemente strutturato uscendo da una logica autoreferenziale fatta di pubblicazione di post autopromozionali ma parlando direttamente alle persone intercettando i loro bisogni ed interessi. Per far questo è necessario definire prima di tutto il target dell’azienda e rivolgerti naturalmente all’utente in modo spontaneo (ma sempre adeguato al pubblico preciso al quale ti rivolgi) e non in freddo “aziendalese”.

    Cosa serve ad un blog aziendale che funzioni?

    Ovviamente non basta aprire un blog e pubblicare qualcosa ogni tanto per ottenere risultati concreti e convertire. Occorrono costanza e frequenza di pubblicazione di contenuti che siano specificamente pensati per il pubblico che vuoi raggiungere e siano quindi davvero interessanti ed utili. Quali contenuti? Devi trasmettere un messaggio, trattare temi legati alle aree di competenza della tua azienda e raccontare una storia legata al brand per poter emozionare e coinvolgere i lettori (che poi vorranno così anche condividere sui social e fare passaparola). I contenuti pubblicati inoltre devono essere ottimizzati in ottica seo in modo da posizionarsi sui motori di ricerca e sui social network per farti trovare dagli utenti, che da sconosciuti dovranno trasformarsi in clienti soddisfatti e poi in promotori dell’azienda. E’ molto utile anche ottimizzare la struttura dei link all’interno del blog con collegamenti a risorse interne ed esterne.

    Quali sono quindi i vantaggi di un blog aziendale?

    • Consente di portare traffico al sito dell’azienda in modo naturale attirando persone interessate alle tematiche. E’ quindi parte fondamentale della prima fase del processo di inbound marketing.
    • Aiuta a trasformare chi visita il sito o il blog in un lead, ovvero in un contatto
    • Aumenta l’autorevolezza dell’azienda
    • Conduce a risultati a lungo termine

    Gestire con costanza e professionalità un blog aziendale è quindi un’ottima scelta per ottenere risultati concreti in un’ottica di inbound marketing con un rapporto investimento/risultati più che vantaggioso. Se sei disposto ad accettare l’impegno non te ne pentirai!

    Vuoi progettare una campagna di Inbound Marketing?

    Come allestire una efficace campagna di inbound marketing

    L’inbound marketing è una tecnica focalizzata sull’attrazione di clienti. Si può descrivere come un insieme di operazioni atte a rendere visibili un sito e a “farsi trovare” dagli utenti del web, che diventano nell’ordine utenti, clienti e infine promotori spontanei del marchio.

    Lo scopo principale di una campagna di Inbound Marketing è quello di attirare verso l’azienda nuovi clienti, utilizzando gli strumenti che il web mette a disposizione. La metodologia Inbound si compone di 4 fasi ben precise: attract, covert, close, delight. Fasi che si attuano attraverso una strategia pianificata che comprende SEO, Social Media Marketing, Content Marketing, stesura di Landing Page efficaci e ottimizzazione dei canali di conversione.

    SEO

    Una strategia di Inbound Marketing non può che partire con la SEO (Search Engine Optimization), ovvero l’ottimizzazione di un sito. Altro non è che una serie di tecniche che aiutano a posizionare al meglio una pagina web nelle classifiche dei motori di ricerca, in modo che venga facilmente trovata da chi sta cercando un determinato argomento. Per l’ottimizzazione è bene redigere i contenuti presenti nel sito sfruttando le parole chiave più utilizzate, in modo che risultino naturali nel testo e non appiccicate a caso. Ma non solo, è molto importante creare contenuti di qualità, in grado di aumentare la notabilità del sito nel web, perché più i contenuti sono validi, più persone interessate arriveranno alla pagina. Anche utilizzare link esterni ed interni che creino collegamenti con il sito significa fare SEO. Le pratiche sono molteplici e hanno tutte lo stesso obiettivo, che è quello di far arrivare traffico qualificato, ovvero utenti interessati alla validità e autorevolezza degli argomenti trattati.

    Social Media Marketing

    I contenuti creati nel sito non avranno però nessuna eco, anche se perfettamente ottimizzati in chiave SEO, se non vengono correttamente condivisi attraverso diversi canali. E’ qui che entrano in gioco i Social Network. Condividere e pubblicare contenuti rilevanti, interagire con i followers ed essere costantemente attivi consente una tappa fondamentale per una strategia di Inbound Marketing in grado di raggiungere potenziali clienti e creare con loro un rapporto di stima.

    Content Marketing

    Perché una campagna di Inbound Marketing abbia successo, però, non è più sufficiente avere una perfetta ottimizzazione SEO e uno spazio dove condividere i contenuti, come i social network. Un punto su cui bisogna focalizzarsi è il content marketing, ovvero la creazione di una strategia di comunicazione, utilizzando i canali multimediali, che miri a raccontare qualcosa. Raccontare una storia, trasmettere emozioni: questo il focus. Per fare ciò in una strategia di content marketing niente è lasciato al caso. Si ha la necessità di analizzare gli obiettivi che si vogliono raggiungere e creare un calendario editoriale, che faccia da guida nel “racconto” e ovviamente curare i contenuti che, come ribadito più volte in questo articolo, devono essere rilevanti e di valore.

    Landing Page

    La Stesura di landing pages efficaci è un’altra tappa fondamentale in una strategia di Inbound Marketing. E’ la chiave per la fase di conversione, che permette agli utenti anonimi di venir convertiti in contatti, attraverso l’inserimento dei propri dati, che, da quel momento, entreranno a far parte del database dell’azienda. Una landing page è il luogo virtuale in cui si giunge dopo aver cliccato su una call to action. Essendo il fulcro della fase di conversione deve essere in primo luogo efficace e portare con sé un messaggio chiaro e targettizzato, in modo da catturare l’attenzione e portare l’utente a compiere un’azione precisa.

    Ottimizzazione dei canali di conversione

    Le landing page sono, quindi, strumenti fondamentali per una strategia di inbound marketing e per questo motivo devono essere ottimizzate al meglio. Non solo, una particolare attenzione va posta anche verso i canali che conducono alla landing e dunque alla conversione, chiave della strategia di Inbound. Utilizzare una grafica particolarmente accattivante, che crei coinvolgimento ed interesse tra gli utenti, tanto da spingerli verso la landing, può essere certamente un buon inizio. Ma quello su cui concentrarsi sono i banner. La creazione di banner posti sulla sidebar, nel footer o in luoghi particolarmente visibili del sito, può essere una mossa vincente per aumentare le conversioni. I banner devono essere efficaci ed in grado di attirare l’utente, ma allo stesso tempo non devono essere pesanti o invadenti. Una personalizzazione è d’obbligo e renderli il più omogenei possibile con la struttura del sito è importante, come se cliccare sul banner fosse il naturale passo successivo in seguito alla lettura di un post o alla visita del sito.

    FAQ

    Mi interessa la strategia di inbound marketing ma non ho capito se è adatta al mio caso. In che consiste?

    Una campagna di inbound marketing consiste nell’elaborazione di un percorso di realizzazione e pubblicazione di contenuti specifici per attirare il pubblico in target con i tuoi interessi aziendali. E’ un metodo pubblicitario innovativo e intelligente che ribalta i parametri tradizionali della visibilità pubblicitaria, mettendo le aziende in una posizione di primo piano nei confronti del proprio pubblico di potenziali clienti.
    Non solo è adatta a tutti, ma è probabilmente la miglior strategia promozionale che potresti scegliere in ambiente digitale.

    In che modo produrre contenuti per il pubblico mi aiuterà a vendere di più?

    La produzione di contenuti autorevoli e la generazione di un pubblico targetizzato ti permetteranno di moltiplicare la tua brand awareness e di generare relazioni e contatti profilati, penetrando il mercato di riferimento con una strategia che genera valore agli occhi dei tuoi potenziali clienti.
    Senza alcuna forzatura diverrai il loro prospect di riferimento per un successivo processo di acquisto.

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