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Threads

Il 5 luglio 2023 Meta ha lanciato Threads negli Stati Uniti. Fabio, da eterno precursore, ha iniziato a sperimentare ed analizzare la piattaforma poco dopo il lancio dando a tutta la nostra agenzia di marketing alcuni feedback di prima mano. Il 14 dicembre 2023 il nuovo social media è stato rilasciato ufficialmente anche in Italia, con tanto di notifica sui profili Instagram, generando un grande entusiasmo tra gli utenti e, in generale, un’iscrizione di massa sulla nuova piattaforma voluta da Zuckerberg.

Cos'è Threads? Caratteristiche e funzioni principali

La prima e più evidente caratteristica di Threads è che si tratta di una piattaforma di microblogging, ossia un social network che si basa sulla condivisione di brevi contenuti, prima di tutto testuali, ma anche immagini, foto, video e audio.

Il nome, Threads, deriva dalla possibilità data dal social di catalogare i post in grandi macro-aree, degli argomenti tematici, chiamati appunto Threads, con cui è possibile taggare il proprio post e che vengono catalogati assieme a tutti gli altri post taggati nello stesso modo. Threads ha poi tutte le funzioni tipiche di un social network: permette di seguire gli altri utenti, di commentare gli altri Threads, mettere mi piace, condividere etc.

Come funziona Threads

Per utilizzare tutte le funzioni di Threads bisogna necessariamente avere un profilo Instagram. Chi possiede un profilo Instagram può agevolmente aprire un account Threads con lo stesso nome utente del profilo Instagram e rapidamente trovare i propri followers e le persone che segue su Instagram che sono iscritte anche a Threads. Chi non ha un profilo Instagram può navigare Threads ma non pubblicare o commentare post degli altri.

Al momento, quindi, Threads va inteso come un servizio che amplia le funzioni di Instagram permettendo, ad esempio, di pubblicare senza postare immagini e di inserire link nei propri aggiornamenti. Non esattamente un social autonomo, insomma. Naturalmente Meta avrà la possibilità, in futuro, di aprire Threads a tutti, svincolando il nuovo social dal profilo Instagram.

Questa particolare modalità d’iscrizione ricorda in qualche modo l’ormai vetusto tentativo fatto da Big G con Google Plus. Anche il vecchio social di Google era strettamente connesso ad altri servizi del colosso di Mountain View.
L’idea, probabilmente, è che legando Threads a Instagram, il nuovo social possa rapidamente consolidare una base di utenti attivi cospicua, incentivando tra l’altro anche l’iscrizione a Instagram e garantendo nuove funzioni agli utenti che sentivano l’esigenza di esprimersi anche solo attraverso il testo scritto.

Threads, un’alternativa a Twitter

Threads somiglia molto a Twitter (X). La tipologia di funzioni e quindi anche le dinamiche comunicative, ricordano Twitter talmente da vicino che è difficile non interpretare il lancio di Threads come un guanto di sfida lanciato al social di Musk. Tra l’altro, mentre gli altri social di Meta utilizzavano gli hashtag, una delle funzioni più di successo lanciate da Twitter, i “threads” provano a sostituire sia a livello funzionale che semantico gli hashtag.

Se sarà una vera e propria sfida tra Twitter e Threads e soprattutto quali saranno gli esiti, è difficile da dire oggi. In generale, qui a Web Crew preferiamo che il panorama dei social di successo sia il più possibile articolato e che non sia un solo player a guidare un intero settore, indipendentemente dall’opinione che ciascuno di noi ha sulle singole aziende e relativi proprietari.

Le novità portate da Threads nel panorama dei social media

Una novità che potrebbe essere rilevante nel panorama dei social media è la possibilità di postare dei clip audio, dei vocali. Una funzione amatissima e molto usata dagli utenti e che però non aveva mai avuto una completa integrazione nel panorama dei social maggiori. Meta ha, del resto, la piattaforma di riferimento per i messaggi vocali, WhatsApp.

Come già scritto in precedenza, le modalità di iscrizione a Threads sono abbastanza nuove nel mondo dei social. Il fatto cioè di avere un account di riferimento, quello Instagram, con cui accedere ad un altro servizio, ricorda il modo di operare di Google che permette, con un account Google, di accedere a tantissimi servizi diversi. Ma la vera novità, in questa prospettiva, è che Threads mira ad entrare nel Fediverso.

Siamo molto legati alle origini di questo concetto perché è in un antesignano del Fediverso che ci siamo formati come SEO. Il Fediverso deve infatti le sue origini a OStatus, un protocollo open per fare microblogging interagendo con altre piattaforme. Questo protocollo venne introdotto da Status.net e coinvolgeva Identi.ca, uno straordinario social di microblogging praticamente sconosciuto in Italia ma che è stato una delle vere “palestre” per i SEO di mezzo mondo. La chiusura di Identi.ca nel 2013, per noi, ha segnato la fine di un’era.

Il Fediverso è, in sostanza, il tentativo di integrare piattaforme diverse, permettendo ad utenti iscritti ad una piattaforma di interagire con gli utenti di un’altra e viceversa. Threads mira dunque a strutturarsi nel Fediverso, a partire dall’integrazione con Mastodon, il social attualmente più noto in questo “universo” di piattaforme.

E’ proprio in questo strano portmanteu di “federazione” e “universo” che risiede la vera novità di Threads: Zuckerberg sta puntando su una modalità di sviluppo che, al momento, è relativamente marginale. Questa novità è stata solamente annunciata e prevederne gli esiti è davvero complicato. Se si dovesse affermare una modalità di utilizzo interconnesso di varie piattaforme di massa, cambierebbe in modo abbastanza radicale il nostro modo di accedere a social e servizi web. E Meta avrebbe un vantaggio competitivo rispetto agli altri player.

Chissà, alla fine potrebbe anche “vincere” Identi.ca. Il web è davvero un posto meraviglioso.

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