Tre scrittori italiani del Novecento che possono influenzare positivamente la vostra prosa

Far mente locale per consigliare quali siano gli autori italiani del Novecento che possono influenzare positivamente la propria prosa rende confusi.
Ci vorrebbe il genio di Nick Horby, in questo caso, che fa mettere su carta (e senza imbarazzi) al suo personaggio di “Alta fedeltà” liste ben precise. Un perfetto escamotage, se io fossi un personaggio. Invece sono io, senza intermediari.

Quindi facciamo mente locale nel modo più indolore possibile, senza consultare alcuna fonte che mi renderebbe ancora più indecisa e concentrandomi esclusivamente sullo stile narrativo da cui – come da titolo – si possa prender spunto per migliorare la propria prosa, nella speranza di non aver, poi, troppi rimorsi per le imperdonabili omissioni.

scrittori

Carlo Emilio Gadda, andando indietro nel tempo. Per il suo modo di saper dosare vari linguaggi, dalla prosa più ricca al dialetto, con sorprendenti paragoni, digressioni e ricchezza di particolari che rendono vivi i suoi personaggi, quasi da poterli vedere muovere e parlare tra le righe della pagina, con le loro precise espressioni del viso e intonazioni di voce. Uno stile che al tempo poteva sorprendere per il suo sapore innovativo, oggi molto vicino al nostro modo di esprimerci. Uno per tutti, il suo “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana”.

Italo Calvino, senza alcun dubbio. E tutte le sue opere, nessuna esclusa. Un grande maestro moderno anche per quanto riguarda la lingua. Per la sua gran dote di precisione e chiarezza, il suo modo essenziale (ma mai approssimativo) di scrivere che lascia intuire che con la lingua si può andar dritti al segno senza tanti fronzoli e giri di parole. Quella parola e non un’altra, o quelle due o tre che, accostate, rendono un senso pieno, completo, senza fraintendimenti.

Il Pier Vittorio Tondelli delle sue prime opere, dal ritmo serrato e dalle immagini rese a parole quasi fossero quadri o fotografie, che a leggerle, appena uscite, ti ritrovavi a pensare: “Ma è davvero possibile scrivere in questo modo?”. Così come anche la prosa delle sue ultime opere, più ariosa, distesa, forse più attenta a legare la comunicazione del presente con la tradizione.

Ebbene: lo so che rileggendo ciò che ho scritto mi morderò le mani perché di scrittori che ritengo importanti per il loro stile poi me ne verranno in mente a decine, e fra questi, tante tantissime donne, di cui qui, adesso, non ho fatto alcuna menzione (E Pasolini? Com’è possibile non mi sia venuto subito in mente? … Se non altro la Ginzburg, per il suo Lessico Famigliare… e… e…).
Ma il gioco è fatto: tre scrittori del Novecento che possono influenzare positivamente la vostra prosa. Ecco qua.

Alessandra Buschi per Web Crew