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15 anni di esperienza su Google

Agenzia SEO Posizionamento su Google e ottimizzazione

La SEO agency di Roma!

La Search Engine Optimization è da oltre 15 anni il core business di Web Crew, e ancora oggi riveste uno degli interessi prioritari in termini di Ricerca e Sviluppo. Il posizionamento organico su Google è sempre stato una delle leve di marketing tra le più ricercate – e preferite – dai nostri prospect, che hanno scelto di affidarci questo tipo di campagne ben sapendo che nonostante i cambiamenti algoritmici avvenuti nel corso del tempo, la SEO era rimasta un’attività proficua e spendibile se gestita da veri professionisti del settore.

Oggi accolto nell’alveo di una marketing agency, il seo lab di Web Crew ha partecipato a più di un centinaio di operazioni di posizionamento su Google in oltre 15 anni di attività, e può vantare proprio per questo un’esperienza concreta difficilmente reperibile altrove.

I metodi tradizionali della SEO ‘classica’ sono stati affinati, negli anni, in botti di rovere, aggiungendo nel tempo i benefit di una continua ricerca di perfezionamento basata sulla pratica concreta, che ci ha permesso di seguire, e spesso anticipare, i grandi cambiamenti algoritmici proposti da Google nel corso della sua maturazione come leader di settore nel campo della ricerca testuale sulla Rete.

Ottimizzazione SEO e propulsione editoriale

Web Crew si occupa di SEO tecnica: possiamo prenderci cura dell’ottimizzazione concreta di codice, database ed ambienti server, offrendo un patrocinio completo per qualsiasi problematica capace di influire sul posizionamento di un sito internet nelle pagine dei risultati di Google.
Dai più semplici controlli di base fino alle verifiche infrastrutturali, i nostri seo specialist sono abituati a “mettere le mani” sul codice e sui server dei siti clienti, dove e quando questo può fare la differenza in termini di risultati concreti. La SEO tecnica ha ricevuto nuova attenzione, negli anni più recenti, quando l’affermazione della navigazione mobile ha posto nuova enfasi sulle performance tecniche dei siti in termini di velocità di download, a fronte di esigenze grafiche e funzionali sempre più onerose in termini di risorse.

Web Crew si occupa da sempre anche di SEO per i contenuti digitali, facendo della propulsione e della crescita delle metriche web una vera e propria scienza, in un contesto in cui hanno sempre proliferato consulenti improvvisati ed autoriferiti, spesso privi delle basi del mestiere e dell’esperienza necessaria per adattarsi ai periodici aggiornamenti algoritmici che hanno visto la professione della SEO cambiare negli anni, inevitabilmente.
Google ha infatti sempre aggiornato i suoi meccanismi profondi, anche per assecondare la crescita della Rete ed accogliere la nascita di fenomeni di massa, come i social media, che hanno senz’altro allargato il teatro d’azione del motore di Mountain View, oggi più che mai interprete di una fitta dinamica di navigazione soggettiva e di un’euristica complessa da parte dell’audience pubbblica.

In uno scenario stratificato, Web Crew offre ancora strategie di posizionamento organico nei motori di ricerca che siano orientate ad ottenere il massimo risultato possibile al costo inferiore in termini di risorse ed investimento, avendo sposato la filosofia del growth hacking fin dalla sua genesi ed avendo fatto della SEO il suo terreno d’elezione fin dall’esordio, quando Google stesso era ancora qualcosa di relativamente nuovo, per il grande pubblico, ben lontano dal diventare quello che è oggi, ovvero il più grande archivio pubblico di risorse e contenuti a libera consultazione, la più grande Biblioteca d’Alessandria che si potesse mai concepire nella storia dell’uomo dopo l’invenzione della scrittura.

Web Crew è un’agenzia SEO che può ottimizzare il tuo sito e aiutarlo a produrre e posizionare il suo contenuto ai vertici delle pagine dei risultati per le ricerche più competitive in ambito commerciale, aiutandoti a fare di Google la tua vetrina privilegiata e metterti in contatto diretto con il tuo target, 24 ore su 24 e senza intermediari.

Se credi di aver bisogno di un parere preliminare o di una consulenza strategica ad hoc, contattaci per spiegarci le tue esigenze specifiche.

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    Agenzia di Search Engine Optimization

    Web Crew SEO Agency – Roma

    Web Crew nasce come gruppo professionale verso la metà degli anni 2000, quando il web non era ancora considerato un mezzo di comunicazione di massa ma una riserva indiana per pochi nerd smanettoni. In quel momento Google era già Google, ma un po’ meno.
    Aveva ancora dei competitor, all’epoca, tra cui vale la pena di citare almeno Yahoo, che era contemporaneamente una delle più grandi web directory – cioè elenco ragionato di link a siti internet divisi per argomento e macrosettore di riferimento – e motore di ricerca.

    Il ‘posizionamento nei motori di ricerca‘ era quindi l’arte di ottenere la massima visibilità possibile per un determinato dominio all’interno delle classifiche pubbliche che questi due motori di ricerca offrivano ai propri utenti con lo scopo di consentire loro una navigazione fruibile ed immediata del web esistente.

    Indicizzare la Rete – cioè collezionare ed ordinare il magma di indirizzi web esistenti suddividendoli in elenchi ragionati – era l’obiettivo dichiarato dei primi motori di ricerca, ed era considerato un servizio meritorio perché permetteva in effetti di accedere più velocemente alle risorse private pubblicate da quei pionieri che all’epoca si prendevano la briga di pubblicare e mantenere un sito internet, cioè un indirizzo web con contenuti pubblicamente accesibili tramite un browser.

    Molto velocemente ci si accorse che tale ruolo rendeva i motori di ricerca uno strumento prezioso per l’accesso alle informazioni reperibili online, e che pertanto la presenza di un determinato sito all’interno dei loro indici era indispensabile per garantire un minimo di visibilità pubblica alle pagine che si erano faticosamente pubblicate. Stiamo parlando di un momento in cui non era difficile trovare siti fatti interamente ‘a mano’, in puro HTML, cioè senza l’ausilio di linguaggi di programmazione server-side, come il PHP e l’ASP, linguaggio proprietario di Microsoft poi caduto in disuso.
    Una Rete, quindi, in cui pubblicare pagine web era ancora privilegio di pochi.

    Fare SEO in quel momento era relativamente facile, bastava fare riferimento alle due leve che determinavano le logiche di base degli algoritmi che catalogavano gli indirizzi internet e li classificavano in ordini di pertinenza, restituendo ai fruitori della Rete stessa indici sequenziali di risultati per qualsiasi ricerca testuale.

    Per ‘fare SEO’ occorreva pubblicare contenuti ottimizzati per una determinata query di ricerca ed ottenere dei link in ingresso che potessero confermare il valore relativo di quel documento agli occhi degli algoritmi di quei motori di ricerca, da cui iniziava a provenire un flusso di traffico sempre più consistente.

    I contenuti e i link sono sempre stati i due nodi principali attorno ai quali si muoveva, e in parte si muove ancora, la nascente industria SEO.
    Per poco meno di un ventennio la link building è stata la principale leva, esterna, con cui i primi specialisti SEO operavano per promuovere e posizionare un sito su Google. Tale metodica per tanti anni ha reso possibile l’esistenza ed il proliferare di siti web ad essa preposta, che concedevano tali link in uscita per permettere questo genere di operazioni di ‘posizionamento’ dei siti linkati.
    Web Crew come agenzia SEO di vecchia data fonda la sua origine in quell’era della ‘SEO classica‘, durante la quale abbiamo operato per conto di decine e decine di commmittenti di ogni tipo e grandezza, linkando e posizionando siti web praticamente per ogni genere di keyword commerciale, in quasi tutti i settori dell’economia.

    Naturalmente tale tipo di attività SEO non è mai stata ben vista da Google, che nel frattempo era diventato monopolista di mercato nel campo dei search engine. Perché l’era della link building andava inevitabilmente ad inficiare la validità implicita degli indici che il motore proponeva ai suoi utenti, e pertanto la lotta al web spamming era una priorità sempre presente nelle preoccupazioni degli ingegneri di Google, che dovevano garantire la qualità dei propri risultati di ricerca confezionando algoritmi sempre più capaci di scremare, in un web ormai magmatico, i link validi, spontanei, da quelli generati ad arte dai seo specialist.

    Ma non solo la sempiterna lotta tra i seo e Google, comunque.
    Il successo pubblico di nuove piattaforme a partecipazione sociale rese ancora più complicata l’equazione che interessava gli algoritmi del motore di ricerca, perché l’avvento dei social media rendeva possibile a chiunque di pubblicare contenuti online, e quindi anche linkare i vari siti web dalle rampanti piattaforme che ben presto avrebbero assunto una rilevanza pubblica capace di far impallidire persino i flussi di traffico in transito sul potente motore americano.

    Il successo mondiale di siti internet come Facebook e Twitter misero in discussione l’idea che la ‘link popularity’ potesse di per sé garantire la rilevanza qualitativa di un determinato contenuto web, o piuttosto la sua rilevanza relativa rispetto ad un determinato risultato di una ricerca, una specifica ‘query’ eseguita su Google.

    A partire dal biennio 2013-2015 l’industria SEO mondiale si trovò ad affrontare una importante crisi di maturazione, che avrebbe ben presto spostato l’equilibrio tra le sue due leve storiche a vantaggio di quella che fino ad allora era stata relativamente snobbata dai seo specialist di ogni latitudine, la ‘SEO per i contenuti‘.

    Va ricordato che la Rete nasceva come campo di coagulazione di professionisti che venivano dall’informatica, in un modo o nell’altro, e che persino la fattura e la dimensione dei siti internet – per i primi 10-15 anni dall’invenzione del web – era relativamente contenuta per motivazioni strutturali e professionali: all’inizio per fare le nuove pagine web occorreva conoscere direttamente linguaggi informatici, formattare il testo all’interno di codici di marcatura ben precisi. E anche le primissime aziende che si andavano affacciando sul nuovo mezzo di comunicazione di massa si muovevano in una logica piuttosto tradizionale, dal punto di vista pubblicitario.

    Il sito internet era ritenuto una ‘vetrina‘ digitale in cui offrire in formato sintetico un riassunto delle attività economiche rappresentate, salvo poi rimandare ai mezzi di contatto tradizionale per ulteriori operazioni di natura professionale o commerciale.

    Quindi i seo specialist si orientavano sulla link popularity come mezzo di attivazione delle metriche SEO per non interferire sulle dinamiche di comunicazione pubblica che i loro committenti avevano scelto di operare sul nuovo media. La SEO era un’attività che si poteva fare in modo quasi clandestino rispetto a quanto risultava visibile ai visitatori finali di ciascun sito web, che semplicemente si trovavano a raggiungere i vari siti dopo alcune semplici ricerche effettuate sul motore di ricerca di Google.

    Ma il successo dei social, la diffusione del web come mezzo di comunicazione di massa e la proliferazione di software per la pubblicazione di pagine web tramite linguaggi server-side, i CMS, stavano trasformando nel profondo quelle che erano le primissime logiche SEO a tutti i livelli, tanto per ciò che concerneva il lavoro dei consulenti seo in tutto il mondo quanto, soprattutto, per le logiche interne dell’algoritmo del più potente motore di ricerca del mondo, quel Google che era nato in un garage solo una ventina di anni prima, nel 1998, ad opera di due ragazzi nel frattempo divenuti miliardari.

    Ormai sulla Rete non c’erano più solo i nerd, cioè giovani informatici che smanettavano sui codici per ottenere funzioni e grafiche sempre più complicate: erano arrivati gli editori professionisti, le testate e i produttori di contenuto che si travasavano dagli altri mezzi di comunicazione di massa, quelli tradizionali, dal cartaceo al televisivo, riversando online saperi, competenze ed energie che nei primissimi anni erano semplicemente impensabili.

    Il web era ormai maturato. Verso la metà degli anni 2010 fare SEO con la logica dell’epoca della ‘SEO classica’ era divenuto ormai quasi impossibile, e moltissimi professionisti affermati del settore hanno semplicemente chiuso i battenti, sotto i colpi degli algoritmi di Google, sempre più sofisticati e sempre più capaci di vincere la guerra contro il ‘web spamming’. La lotta contro lo spam condotta da Google era a vantaggio di una Rete sempre più grande, dove riconoscere la qualità di un singolo contenuto era divenuto davvero importante per permettere la sopravvivenza del motore americano, ovviamente, ma in buona sostanza anche del web stesso e dei suoi fruitori, che altrimenti non potrebbero navigarne i contenuti validi perché sommersi dalla spazzatura di miliardi di pagine, generate anche in chiave artificiosa dagli spammer professionisti, tramite software.

    Proprio in quel momento Web Crew ha saputo leggere i profondi cambiamenti epocali che attraversavano l’industria della SEO classica e ha saputo reinterpretare le basi tradizionali della professione per traghettare la propria offerta commerciale verso il futuro, continuando a garantire ai propri clienti quei risultati in termini di posizionamento organico su Google che erano da sempre stati l’esito degli ingaggi che ci avevano visto impegnati nei dieci anni precedenti.

    Il rilancio, ed anzi forse l’affermazione definitiva, della ‘SEO per i contenuti’ sulla ‘SEO della link building’ andava infatti aprendo scenari professionali destinati a durare, di cui forse il content marketing come tale costituisce la sintesi più matura, tanto in termini professionali quanto nellla sua valenza generale nel mercato più ampio del digital marketing contemporaneo.

    Utilizzare le metriche di generazione di contenuti ottimizzati secondo determinati nodi lessicali divenne ben presto la chiave di volta della SEO contemporanea, tanto da generare studi sempre meno aleatori sulla ‘SEO semantica‘, oggi pilastro della professione, spesso mal compresa dai consulenti più giovani e mal sopportata dai vecchi seo specialist, che non hanno saputo seguire le evoluzioni di Google in termini di analisi del testo, sia on-page che site-wide.

    Al di là degli sviluppi storici della professione del SEO, comunque, ad oggi le attività necessarie per garantire un processo di posizionamento organico su Google che possa portare un determinato sito internet a quell’attivazione di flussi di traffico web targetizzato sulle sue specifiche offerte commerciali è senz’altro una scienza complessa, stratificata da logiche tecniche ed editoriali spesso inaccessibili ai più, ivi compresi molti aspiranti professionisti che non hanno davvero maturato l’esperienza necessaria per operare in un settore tanto impervio. Perché naturalmente oggi come allora Google non distribuisce un suo manuale d’istruzioni, e l’unico modo per sapere cosa funziona per ‘rankare’ i suoi indici rimane quello di eseguire test continui, come la tradizione professionale ha sempre fatto e continuerà a fare.

    Quindi fare SEO era e rimane un’attività di puro growth hacking, e non è un caso che Web Crew abbia la SEO come nucleo professionale originario da cui attingere ancora tecniche, esperienze e dati, in una logica di continua formazione interna.
    Ogni operazione di growth marketing che siamo in grado di offrire oggi trae la sua forza da oltre un quindicennio di hacking dell’algoritmo più complesso del mondo, quello di Google, e logicamente ognuna delle nostre campagne rimane rivolta alla crescita delle metriche coinvolte, da Google ai social media, nel pieno rispetto della mentalità originale del growth hacking classico, ma con lo sguardo rivolto al futuro.

    Metodo SEO

    Il metodo della nostra agenzia SEO è semplice ma collaudato, totalmente ‘white hat‘, cioè in linea con le politiche antispam di Google e nel rispetto dell’utente finale, del suo tempo e dei suoi intenti di ricerca.
    Il nostro metodo SEO si basa su una fase di analisi preliminare, che coinvolge parallelamente gli aspetti tecnici del sito come quelli puramente editoriali, l’analisi del suo posizionamento su Google iniziale e delle sue prospettive di crescita.
    All’analisi segue quindi una fase di ottimizzazione di base, che cura le performance di scansione e corregge i difetti editoriali eventualmente presenti, rinforzando l’apparato di contenuti esistente.
    Dopo l’analisi e l’ottimizzazione si ha quindi una terza fase di vero e proprio potenziamento della metrica interna, con l’elaborazione di una linea editoriale e la redazione di testi ad hoc che possano supportare le aspettative di crescita del sito.

    • Analisi tecnica
      L’analisi tecnica del sito (SEO Analysis) si occupa di verificare alcuni elementi di base del sito oggetto del nostro intervento. Vengono verificati gli attuali pattern di scansione delle pagine web, la sua consistenza in indice e gli eventuali colli di bottiglia che possano impedire o rallentare politiche di crescita. Vengono controllate le performance di download delle pagine, verificando tanto gli elementi on-page quanto altre eventuali falle che possano essere riferite al database, agli script, alle risorse caricate esternamente.
    • Analisi editoriale
      L’analisi editoriale dei contenuti presenti sul sito serve a verificare limiti e potenzialità esistenti per una successiva fase di potenziamento. Vengono verificati gli elementi metatestuali, valutati i testi dal punto di vista quantitativo e qualitativo, si controllano i percorsi di interlinking tra i documenti pubblicati. L’analisi editoriale dei testi presenti on-site è propedeutica per la successiva fase di analisi, che coinvolge direttamente Google e le performance dinamiche del sito sull’indice del motore di ricerca.
    • Keyword Research
      Con la Keyword Research i seo specialist eseguono un’analisi dei nuclei semantici forti in cui il sito web vuole trovarsi ad agire pubblicamente, verificando su Google la consistenza e la competizione presente in queste aree dell’indice. Tramite questa fase di analisi si confrontano gli attuali documenti pubblicati con la situazione reale offerta dal mercato, vengono osservati i competitors e si discute dei principali intenti di ricerca che si vorranno colpire nella fase propulsiva.
    • Analisi posizionamento su Google
      Con la Serp Analysis i seo specialist si occupano di prendere contatto puntuale con gli attuali ranking ottenuti dal sito web per impostare i KPI della crescita che si vorrà produrre sull’indice di Google. La fase dell’analisi del posizionamento su Google viene fatta in via preliminare per poter correggere, potenziare e verificare il posizionamento complessivo del sito, e quindi disegnare le strategie di intervento più opportune sulle principali keywords d’interesse, che vengono in questa fase individuate e sottoposte a revisione, nel senso dell’integrazione e del sostegno.
    • Ottimizzazione di base
      Dopo le diverse fasi di analisi preliminare i seo specialist si occupano di intervenire direttamente sul sito per colmare le lacune emerse, correggendo gli eventuali colli di bottiglia tecnici, a partire dalle performance di scansione fino al perfezionamento metatestuale. La fase della Search Engine Optimization è il preludio indispensabile per quella che sarà la successiva fase di propulsione delle metriche interne, che porterà quindi più probabilmente ad un potenziamento del sito e ad un suo più utile posizionamento su Google.
    • Elaborazione linea editoriale
      Esaurite le fasi di analisi preliminare e ottimizzazione viene disegnata una strategia di intervento editoriale che possa sostenere coerentemente le ambizioni di crescita del sito oggetto della campagna. Vengono individuate le eventuali correzioni ai testi esistenti, ma soprattutto vengono stabilite le nuove landing page strategiche che si vorranno produrre per rinforzare semanticamente il corpus testuale del sito. Viene individuata una eventuale linea editoriale di supporto, nei casi in cui oltre alle pagine fisse si vorrà utilizzare il posting periodico sul blog come elemento propulsivo. In questa fase viene individuata la Semantica SEO più opportuna per ottenere i risultati attesi.
    • Redazione contenuti
      La redazione e il posting dei nuovi contenuti costituisce la fase propulsiva della campagna. Le traiettorie editoriali, il timing del posting, i pattern di interlinking dei documenti pubblicati costituiscono la vera e propria arte del posizionamento su Google, e in questo senso la differenza tra una campagna SEO di successo e un intervento improvvisato si misura semplicemente con i risultati ottenuti sull’indice di Google, in termini di posizionamenti su keywords commerciali e di incremento dei flussi di traffico in ingresso. Il valore e la consistenza delle keywords su cui si ottengono posizionamenti utili su Google, come anche la curva delle metriche di traffico in ingresso su sito, rimangono i parametri di base su cui valutare l’efficacia di una campagna di intervento SEO rivolto al posizionamento organico sui motori di ricerca.

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