Che cos’è l’internet delle cose – Internet Of Things?

L’internet delle cose (o IoT, dall’inglese Internet of Things) è un argomento attorno al quale si sta muovendo un interesse sempre maggiore. Dire e definire di che cosa si tratta è piuttosto importante, perché il concetto che ne muove la crescita ha e avrà un impatto diretto sul nostro modo di vivere e di lavorare, in modi non del tutto evidenti.

internet delle cose
Tom Cruise in una scena del film di fantascienza Minority Report.

Il punto di partenza per comprendere l’IoT è la capillare diffusione della banda larga e il conseguente abbattimento dei costi di connessione; ne deriva l’apertura di un mercato specifico di dispositivi concepiti per funzionare mantenendo una connessione continuativa alla rete. L’esempio piú diffuso è lo smartphone che ormai tutti possiedono.

E’ ormai anche frequente la possibilità di ricevere informazioni o far compiere azioni ad altri dispositivi elettronici attraverso un computer o uno smartphone. Questo avviene grazie al fatto che tali dispositivi, che possono essere macchine per il caffè, lavatrici, cuffie, lampade, antifurti, eccetera, sono a loro volta connessi a internet. Questo sistema non funziona solo per i piccoli elettrodomestici civili, ma anche per le applicazioni commerciali o militari: pensiamo ad un motore aereo, a un sistema di localizzazione o ad un intero impianto di produzione energetica. La discriminante non è data dalla complessità del sistema del singolo dispositivo, ma dal fatto che questo sistema possa essere acceso o spento e che sia connesso ad internet.

Ciascuno di noi possiede, in media, da quattro a cinque dispositivi connessi ad internet: basti questo dato ed un rapido calcolo per dare un’idea della colossale estensione di una rete che comprende sia le cose che le persone che le usano.

Lo scopo di questo sistema di connessione è racchiuso nel suo duttile potenziale di applicazione, che incoraggia l`automazione sempre piú diffusa dei singoli aspetti della vita quotidiana: pensiamo ad un’automobile che, conoscendo in anticipo gli orari di lavoro e le posizioni delle altre vetture, calcola il tragitto piú conveniente, o un antifurto che, in base alle azioni del proprietario, si reimposta automaticamente. O semplicemente una tostatrice connessa alla sveglia dello smartphone in grado di far trovare il pane appena tostato in cucina.
Su vasta scala, questa rete “concreta” potrebbe portare alla nascita di vere e proprie città intelligenti, che possono contribuire a ridurre gli sprechi e migliorare l’efficienza energetica.

Tuttavia, produrrà anche nuovi elementi di criticità: che cosa ne sarà ad esempio delle società o delle persone che, per scelta o per condizione, non potranno o non vorranno essere connessi? La diffusione dell’IoT nel mondo industrializzato sarà un ennesimo elemento di distacco dai Paesi ancora non industrializzati? La possibilità di accedere ad internet e, in ultima analisi, alle informazioni, sarà un elemeno discriminante a livello sociale?
Si inasprirà poi, in modo ancora più marcato di quanto lo sia oggi, la questione della privacy e della condivisione dei dati personali: dal momento in cui la maggior parte delle azioni quotidiane saranno individuabili online, chi dovesse ottenere l’accesso a tali informazioni otterrebbe un inquitante controllo delle nostre vite.

Ecco perché l’internet delle cose è un argomento tanto discusso: apre la strada ad un futuro radicalmente diverso per quanto riguarda le condizioni di vita di ogni essere umano.