Mark Zuckerberg: non sposate i Nerd!

La notizia circola da un paio di giorni, prevalentemente negli ambienti bloggeristici americani, a metà tra la notizia di costume e il rumor in pieno stile social-media-markettaro.

In effetti sembrava l’occasione per rinverdire l’annosa tematica (e lo stereotipo, quindi) che investe da sempre i nerd (maschi) e la loro irrimediabile sfortuna in fatto di conquiste femminili.

E’ stata invece l’occasione giusta per rimarcare il fatto che in termini di parità di genere sul luogo di lavoro – almeno in linea di principio – persino uno come Mark Zuckerberg può dimostrarsi più sensibile e moderno di qualcuno – diciamo – di generazioni anagrafiche che affondano ben dentro al Novecento.

Lo scambio di battute, va precisato, nasce in un contesto decisamente non conflittuale, a margine di un ‘buon proposito’ espresso dallo stesso Zuckerberg sul suo profilo Facebook all’indomani della notte di capodanno.

Il nostro buon Mark si propone di allestire un elaborato impianto domotico in casa sua, nel corso del 2016, tentando di emulare ciò che nei film di Iron Man è Jarvis, il maggiordomo elettronico che dialoga spesso con Tony Stark nella serie dei film dedicati agli Avengers.

Accade che sotto al suo status si affollano numerosi commenti, come capita quasi sempre nel caso di Zuckerberg, tra cui stavolta emerge quello di una signora, una ‘nonna’, che appunto ha generato il casus.

Continuo a dire alle mie nipotine di uscire con il nerd della loro scuola, dato che potrebbe diventare il prossimo Mark Zuckerberg!

Ineccepibile, cara signora.

Non sono mai stato un vero e proprio ‘nerd‘ nella vita. In compenso ricordo benissimo quanto fosse difficile… ahem, superare determinati pregiudizi, al liceo, ed ottenere quell’appuntamento dalla ragazza più carina della scuola.

Senz’altro il suo consiglio non può far altro che restituire parziale speranza alla categoria dei nerd contemporanei, che forse avranno maggior fortuna con l’altro sesso rispetto ai nerd della mia generazione.

Ci sarebbe da spendere almeno un minuto di silenzio per tutti gli smanettoni informatici morti di figa, soprattutto tra le generazioni di quelli nati tra il 1965 e il 1990, quando l’informatica era ancora considerata marginale dalle masse di cittadini/consumatori.

Ma al contrario Mark Zuckerberg ha risposto alla nonna con una frase decisamente molto più matura di quella che ci si sarebbe potuto aspettare da un nerd vincente – e oggi più che miliardario – come lui.

Una risposta che restituisce alla categoria dei nerd ancora più lustro e dignità, se si vuole.

Contro gli stereotipi sui rapporti di genere in ambito sociale e lavorativo.

Bravo Mark, ci sei decisamente piaciuto!

zuckerberg nerd

Sarebbe ancora meglio incoraggiare le nipotine ad *essere* il nerd della loro scuola, così da poter diventare loro stesse il prossimo inventore di successo!