I dati sull’utilizzo di internet in Italia

L’Istat ha pubblicato un’interessante ricerca, internet@italia, relativa all’utilizzo di internet da parte degli italiani nel 2014.
I dati contenuti in questo studio possono essere molto utili per comprendere il panorama italiano. In questo articolo riassumo quelli che più mi hanno colpito.

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Come gran parte della generazione nata a metà anni ’80, utilizzo la rete quotidianamente. Sono naturalmente a conoscenza delle problematiche relative al digital divide e tuttavia le percentuali sull’utilizzo complessivo mi hanno comunque sorpreso. Le persone che nel 2014 in Italia non si sono connesse alla rete o ci si sono connesse molto raramente sono state 24,5 milioni, il 43% della popolazione. I non utenti sono il 38% degli italiani, gli ex-utenti (coloro che si sono connessi ad internet più di tre mesi prima dall’intervista) il 5%.
Tali dati, fanno riferimento ad un campione di 24000 famiglie corrispondenti a circa 54000 individui rappresentativi dell’intera popolazione.

Questo primo dato sui non utenti, che mi sembra veramente altissimo, mi fa ricordare una recente polemica politica. In uno degli ultimi DiMartedì ricordo di aver visto il sottosegretario Zanetti ‘sbeffeggiare’ la proposta del presidente dell’Inps Boeri che voleva inviare a mezzo raccomandata le previsioni dell’ammontare della pensione ai cittadini. Zanetti contestava il fatto che nel 2016 bisognasse spendere soldi per le lettere e buste di carta. Stando a questi dati pare proprio di sì, bisognerebbe spendere soldi in raccomandate.

Il dato sull’uso di internet è molto legato all’età. Internet viene utilizzato molto di più dai giovani rispetto agli anziani. E’ questa la variabile che più di ogni altra condiziona l’accesso alla rete. Dai 14-18 anni in su aumenta progressivamente la quota di non utenti dal 4,4% all’ 83,9% e diminuisce invece quella degli utenti ‘forti’ (coloro che usano internet tutti i giorni) dal 68,6% al 6%.

Altra variabile che influenza significativamente l’utilizzo della rete è il titolo di studio. Gli utenti con maggiore scolarizzazione utilizzano di più internet in modo molto significativo. Gli utenti forti tra le persone in possesso della sola licenza elementare o non scolarizzate sono l’8,1%, il 30,3% tra chi ha terminato le medie, il 52,7% dei diplomati ed il 70,6% tra chi ha un’istruzione superiore.
Terza variabile in ordine di importanza che condiziona l’utilizzo del web è la condizione professionale. Più del 91% degli studenti usano internet. Le percentuali diminuiscono sensibilmente tra gli occupati, le casalinghe, gli inabili al lavoro e le persone in cerca di occupazione.
Particolarmente rilevante il 22% di non utenti o ex utenti di internet tra gli occupati, dato che evidenzia come internet sia forse meno diffuso in ambito lavorativo di quanto si tende a pensare. Tra i numeri relativi alla condizione professionale sorprende il 25% di non utenti tra le persone in cerca di prima occupazione (tendenzialmente più giovani), percentuale che sale al 35% tra le persone in cerca di nuova occupazione.

Continuano ad avere un impatto sulla percentuale di utilizzatori di internet sia il genere che la diffusione territoriale, tuttavia tali varibili sono statisticamente meno rilevanti di quelle sopra esposte. Non vi sono differenze di genere nell’utilizzo di internet fino ai 34 anni, tendono invece ad utilizzare più internet i maschi dai 35 ai 54 anni rispetto alle donne nella stessa fascia di età. La differenza diviene decisamente marcata, sempre a favore dei maschi, tra le persone con più di 54 anni.
Le regioni del Nord sono tutte sopra la media nazionale per utilizzo di internet che risulta maggiore nelle aree metropolitane rispetto ai piccoli comuni. Riguardo agli utenti forti la forbice maggiore è tra la Puglia (28,7%) e chi abita in provincia di Bolzano (42,6%). Le differenze geografiche nel complesso continuano ad avere un peso non trascurabile tuttavia la distanza tra Nord e Sud riguardo a queste statistiche è meno rilevante rispetto ad altre variabili ed in generale meno marcata che in altri ambiti.

Nella lettura di tali dati, come scrivevo poco sopra, la sensazione è che comunque in generale le persone che utilizzano internet in Italia siano complessivamente poche. L’Istat si premura di dare radicamento statistico a tale sensazione nella seconda parte dell’analisi confrontando i dati con quelli Eurostat sulla diffusione di internet in Europa. Rispetto ai paesi del Nord Europa, che hanno i maggiori tassi di utilizzo di internet, l’Italia è di circa trenta punti percentuali sotto relativamente alle persone che nel 2013/2014 hanno utilizzato regolarmente internet. La distanza da Francia e Germania è del 20%.
La forbice resta assolutamente rilevante ma è tuttavia in diminuzione rispetto ai dati del 2007.

L’Italia e il marketing online

Davvero importanti per comprendere le possibili dinamiche del marketing online e della comunicazione sul web nel medio lungo periodo sono le statistiche relative alle attività svolte in rete.
Guadagna il primo posto, come immaginabile, l’utilizzo della mail, attività svolta complessivamente dall’80,8% degli utilizzatori di internet. I dati per i nostri lettori forse più interessanti sono quelli relativi alle attività commerciali. Complessivamente il 32,9% degli utilizzatori della rete ha acquistato beni o servizi su internet negli ultimi 12 mesi. La percentuale scende significativamente (23%) tra chi ha più di 55 anni. Il 13,7% degli utenti ha invece venduto beni o servizi.
Molto più elevata la percentuale di persone che ha cercato informazioni su merci o servizi, il 52,4%. Percentuale che sale al 54,2% tra chi ha più di 55 anni e al 60,5 % tra chi ha dai 35 ai 54 anni.
Quanto ai social network il 57,8% degli utilizzatori di internet li ha usati, percentuale molto più alta tra i giovani fino a 34 anni, 73,3%. Il 5,3% degli utenti ha invece creato un sito web o un blog.

Questi dati più strettamente ‘commerciali’ possono essere fruttuosamente confrontati con i motivi per cui i non utenti non utilizzano internet. Le risposte percentualmente più rilevanti sono: “non conosco internet, non so cosa sia” (27,9%), “non mi serve, non mi è utile” (23,5%), “non mi piace, non mi interessa” (28,7%), “non so utilizzare internet, è troppo complicato” (27,3%).
Il costo della rete è rilevante solo tra i giovani, mentre sono generalmente poco importanti sia la diffidenza nei confronti di internet (3,4%) che l’annosa questione della privacy (1,4%).

Il non utilizzo del web è quindi senza dubbio legato a problematiche relative alla conoscenza dello strumento.

Infografica - Internet in italia
Infografica sull’uso di internet in Italia.